VIDEO | La cooperativa sociale “La voce del silenzio” occupa irregolarmente alcuni locali nell’ex ospedale napitino. Una mattina la sorpresa: confusione e pratiche accatastate. L’Azienda sanitaria di Vibo: «Non hanno titolo per restare»
Tutti gli articoli di Cronaca
Ufficio a soqquadro, armadietti svuotati, fascicoli accatastati sopra la scrivania e un letto nel corridoio. Sulle pareti le foto delle attività della cooperativa sociale onlus “La voce del silenzio”. Sembrerebbe l’opera di vandali se non fosse che l’ufficio si trova al secondo piano dell’ex ospedale di Pizzo, assediato dalle telecamere di videosorveglianza e dove ha sede anche l’ufficio ticket, il centro di psichiatria infantile e il Sert. Il dottore Francesco La Torre, già psichiatra dell’Asp e responsabile dell’associazione, ci accoglie nei locali dove in apparenza si sarebbero accaniti teppisti tutto sommato non particolarmente distruttivi. Più che la scena di un raid vandalico, infatti, sembra il luogo lasciato spoglio dopo un trasloco affrettato.
Atti vandalici o sfratto?
La Torre ci mostra i laboratori di pittura e di ceramica, i lavori su vetro realizzati grazie al gemellaggio con i maestri ceramisti di Vietri sul Mare. E poi quell’ufficio “violato”. Parla di vandalismo, punta l’indice contro ignoti ma aleggia un altro sospetto. Che sia stata opera dell’Asp, proprietaria dell’immobile. Facile intuirlo alla luce di quel foglio con su scritto “Deposito Sian” (Servizio di igiene e alimenti della nutrizione), affisso davanti a una porta la cui serratura è stata cambiata. Forse è il tentativo dell’Azienda sanitaria di riottenere i locali e «cancellare – dice La Torre – 15 anni di attività in favore di persone con disabilità intellettive che hanno bisogno non solo della prevenzione, della cura, ma anche della riabilitazione e dell’inserimento nel mondo del lavoro a tutela della loro dignità». Un’attività che La Torre insieme ai volontari svolge gratuitamente per 20 ragazzi. Nonostante l’ipotesi che l’incursione sia stata fatta dal legittimo proprietario dell’edificio, denuncerà comunque la vicenda ai carabinieri per risalire ai responsabili di questo «atto incivile».
La versione dell’Asp di Vibo
Il nostro interessamento per la vicenda non passa inosservata al commissario straordinario dell’Asp, Giuseppe Giuliano, che non conferma i sospetti ma chiarisce comunque alcuni aspetti della vicenda. «La presenza dell’associazione “La voce del silenzio” – afferma il massimo dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale – è arbitraria poiché priva di qualsiasi provvedimento autorizzativo o concessionario all’utilizzo dei locali». Anzi, ribadisce che in diverse occasioni è stato ordinato lo sgombero. L’ultima delibera è datata 27 maggio 2021, a firmarla è l’allora commissario Maria Bernardi. «È improbabile che ci sia stato un atto di vandalismo, piuttosto invito il dottore La Torre a regolarizzare la posizione», afferma Giuliano, ricordando di essere stato lui stesso ad aver avviato durante la sua precedente reggenza a Vibo, nel 2021, una verifica amministrativa sul ricco patrimonio immobiliare dell’Asp dato in uso alle associazioni. «Nel caso specifico dell’associazione “La voce del silenzio” – dice – ci siamo accorti che esiste una vecchia delibera che rimandava a un futuro accordo, che non è mai stato siglato. Da qui la richiesta di chiarimenti per evitare responsabilità contabili da parte dell’amministrazione. Noi abbiamo il dovere di rispettare e far rispettare la legge».