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Il Gip di Reggio Calabria, Davide Lauro, ha scarcerato l'ex consigliere regionale Santi Zappalà, ponendolo agli arresti domiciliari.
Le indagini - Zappalà era stato coinvolto nell’inchiesta "Reale" con l'accusa di corruzione elettorale aggravata dalle modalità mafiose e per voto di scambio aggravato. Al vaglio degli inquirenti le visite a Bovalino di Zappalà in casa del boss Giuseppe Pelle, "Gambazza”, visite che gli avrebbero dovuto assicurare un posto nel consiglio regionale.
È il 2010 e Santi verrà effettivamente eletto in Consiglio Regionale, ma a caro prezzo. Per gli inquirenti l’ex consigliere regionale pagò quell’elezione alla ‘ndrangheta circa 400mila euro. 100mila euro nelle tasche dei Pelli, i restanti 300 mila distribuiti ad altri clan del Mandamento Jonico.
Zappalà era già stato arrestato nel dicembre del 2010 con l'accusa di corruzione elettorale mafiosa, reato per il quale è stato condannato in via definitiva a due anni e otto mesi di reclusione.
Oggi, il Gip Lauro ha accolto le istanze del collegio difensivo composto da Domenico e Andrea Alvaro e Francesco Albanese, ponendo ai domiciliari l'ex politico.