Le piste di Camigliatello non resteranno immacolate a lungo. Adesso è ufficiale: la proroga richiesta per la riapertura è finalmente arrivata. L’assessore regionale Orsomarso, qualche giorno fa, aveva anticipato sulla sua pagina facebook che la situazione di Lorica e Camigliatello era vicina a una risoluzione. Il 2021 segna la scadenza dei vent’anni di concessione degli impianti di risalita di Monte Curcio, trascorsi i quali scatta l’obbligo di effettuare delle opere di manutenzione necessaria (che non sono state fatte). Il termine massimo per adempiere all'obbligo era fissato per il 14 dicembre, trascorso invano il quale, sarebbe scattata la sospensione dell’esercizio. In extremis, dopo una richiesta di proroga inoltrata solo il 12 ottobre scorso, è arrivato il disco verde dal Ministero delle Infrastrutture. Gli impianti, per il Ministero, sono stati ritenuti ancora idonei a garantire la sicurezza dell’esercizio pubblico. Dunque si riparte.

Ma troppi dubbi restano aperti

Se da una parte si esulta (specie dalle parti degli esercenti e albergatori che stanno ricevendo molte prenotazioni da parte di turisti amanti della neve), dall’altra le perplessità restano, eccome. Perché non si è proceduto ad appaltare i lavori per tempo? Perché affidarsi a una proroga che vale fino al 30 aprile 2022 e che fino all'ultimo momento è stata in forse?In parole semplici come mai Arsac non s'è mossa prima? 

Intanto quello che è certo, informano dal Ministero, è che il 31 gennaio dovrà essere redatto e consegnato il Piano dei controlli non distruttivi, occorrerà esperire perizie e verifiche entro la fine dell'anno e che dall’1 maggio le porte degli impianti saranno serrate in attesa della revisione generale che, si spera, stavolta andrà in porto.

Intanto, per quanto riguarda Lorica, dopo l'incontro in Regione di una settimana fa, e la nomina del direttore d'esercizio, si attendono solo i tempi tecnici per la ripartura degli impianti di Botte Donato