«Mio cognato è vivo per miracolo. I dottori ci hanno riferito che per poco non è stata tranciata completamente l’arteria. In quel caso sarebbe morto dissanguato».
Sono le parole cariche di angoscia di un parente dell’uomo di 58 anni aggredito da un rottweiler mentre, ieri, stava pescando alla Tonnara di Palmi, nel Reggino.
Una tranquilla mattina dedicata a un hobby, si è trasformata in momenti di panico dovuti all’assalto del cane che sarebbe scappato dalla custodia del padrone. 
Non si sa cosa abbia indotto l’animale a compiere il violento attacco che ha causato ferite profonde al braccio dell’uomo, che per liberarsi dalla morsa si è dovuto gettare in mare. Adesso il 58enne si trova ricoverato nel reparto di chirurgia del Gom di Reggio Calabria, dove ha subito una delicata operazione al braccio ridotto a brandelli.

«L’arteria è stata lesionata. Abbiamo rivascolarizzato il paziente e ricostruito anche i tendini – ci ha spiegato Antonino Alberti, uno dei dottori di chirurgia vascolare che l’ha operato –.Successivamente dovranno essere ricostruiti i tessuti e bisogna contenere le infezioni».
Si teme che il malcapitato, che nella vita fa il muratore, perda la funzionalità dell'arto e veda compresso anche il proprio lavoro.

«Mio cognato è ancora traumatizzato dopo la lotta di circa mezz’ora con quell’animale inferocito – conclude il parente dell’uomo aggredito –. Anche i medici si sono meravigliati del coraggio che ha avuto nell’affrontarlo. Lo ha tenuto dal collo per non farsi spezzare l’osso. Lui è un uomo forte, non l’ho mai visto provato, ma da ieri è ancora con le lacrime agli occhi. La colpa in fondo non è tanto al cane, ma dei padroni dovrebbero stare più attenti e mettergli guinzaglio e museruola in luoghi pubblici».