Avrebbero costretto il proprietario di alcune villette situate nel villaggio Carrao di Cropani Marina a pagare la guardiania alla cosca Trapasso. È con questa accusa che il gip del tribunale di Catanzaro, Paola Ciriaco, ha oggi disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di Leonardo Trapasso, di Salvatore Macrì e di Stefano Roberto Cosco per il reato di tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Antonio Lo Monaco, Pietro Funaro e Luigi Falcone. 

In particolare, Leonardo, Giovanni e Tommaso Trapasso assieme a Salvatore Macrì e Roberto Stefano Cosco «agendo in concorso e riuniti tra loro avrebbero atti diretti a costringere Vincenzo Falbo a pagare la guardiania alla cosca Trapasso». Secondo la ricostruzione degli inquirenti «in un primo momento Salvatore Macrì assieme ad un'altra persona non identificata chiedeva a Falbo di fare "u dovericchio". Circa una settimana dopo Leonardo Trapasso colpiva Falbo con un pugno al volto accusandolo di avergli mancato di rispetto».

E ancora successivamente: «Salvatore Macrì e Stefano Roberto Cosco su incarico di Giovanni, Tommaso e Leonardo Trapasso aggredivano Falbo con una mazza da baseball al fine di costringerlo a sottostare alla richiesta estorsiva cagionandogli un trauma cranico non riuscendo però nell'intento perseguito per la trenua opposizione del proprietario che non cedeva alla richiesta estorsiva». 

Gli indagati:

  1. Leonardo Trapasso: 1969, Cutro
  2. Salvatore Macrì: 1968, Cropani
  3. Giovanni Trapasso: 1948, Cutro
  4. Tommaso Trapasso: 1978, Cutro
  5. Stefano Roberto Cosco: 1976, Petronà