Il gip del tribunale di Paola, su richiesta della locale procura, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Francesco Miceli, 40 anni, originario di Lauria e residente a Praia a Mare, per le minacce e le lesioni personali inflitte al dottor Raffaele D’Amante, 63 anni, medico addetto al punto vaccinale dell’Asp di Belvedere Marittimo.

 

L'arrestato convinto che il figlio sia stato danneggiato dal vaccino

 Miceli ha maturato la convinzione che il figlio, al quale è stato diagnosticato l’autismo, abbia invece contratto una sorta di “sindrome da vaccino” determinata dalla iniezione praticata dal dottor D’Amante. Più volte aveva affrontato il medico accusandolo di aver utilizzato una fiala di colore giallo «mentre il vaccino dell’antipneumococco e del richiamo esavalente cui doveva essere sottoposto mio figlio – aveva sottolineato Miceli – sono rispettivamente di colore trasparente e lattiginoso».

 

Miceli aveva attesto D'Amante davanti l'abitazione del medico

Il 14 giugno scorso Miceli, impiegato amministrativo nella casa circondariale di Paola, aveva atteso l’arrivo di D’Amante davanti l’abitazione del medico a Belvedere Marittimo poi, secondo la ricostruzione degli inquirenti, lo avrebbe aggredito tentando anche di strangolarlo. D’Amante è finito in ospedale con un taglio sulla fronte e due costole rotte.

 

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Le indagini sull’episodio condotte dai carabinieri della compagnia di Scalea agli ordini del capitano Alberto Pinto, hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il giudice per le indagini preliminari, sulla base degli elementi acquisiti dai militari, ha valutato l’esistenza concreta del rischio di reiterazione del reato. Per questo ha accolto la richiesta della procura di Paola ed ha emesso l’ordinanza di arresto ai domiciliari a carico di Miceli.