Il consigliere regionale si scaglia contro Alessia Bausone e dice: «Ho sempre lavorato nell'interesse della collettività»
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«Una macchina del fango messa in piedi da Alessia Bausone». Sono queste le parole che il consigliere regionale della Calabria del M5s Francesco Afflitto utilizza all’indomani della notizia sull’inchiesta che lo vede indagato dalla Procura di Crotone per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.
Proprio dalla denuncia di Alessia Bausone, candidata prima dei non eletti alle regionali del 2021 nella lista dei 5 Stelle, sarebbe scaturita l’indagine che lo vede coinvolto. Un giudizio netto, duro, che non ammette mezzi termini. Per Afflitto, Bausone «con l’utilizzo dei media, ha messo in piedi una vergognosa macchina del fango, che non risparmia neanche i miei familiari più stretti, utilizzando argomenti ed affermazioni gravemente diffamatorie nei miei confronti che saranno oggetto di esame e specifica (ulteriore) denuncia/querela».
Per Afflitto quelle di Alessia Bausone sono «tutte affermazioni buttate lì senza nessun fondamento ma tutte connotate dallo stesso scopo: buttare fango e discredito sulla mia persona e su chi mi sta vicino. Già il precedente tentativo di fare pressione sul Tribunale in 1° grado, non portato molta fortuna alla soccombente Alessia e, certamente, anche questo misero e nauseante tentativo di spostare il Giudizio dalla Corte d’Appello alla piazza mediatica subirà lo stesso nefasto destino. Il sottoscritto è abituato a lavorare sodo nell’interesse della collettività, confidando nell’equilibrio del giudizio della magistratura e non ha tempo da perdere con chi trasforma le battaglie politiche e/o giudiziarie in un grande show mediatico».