REGGIO CALABRIA- E’ giunta con un volo proveniente da Roma poco dopo le 22.30 di ieri sera, Chiara Rizzo, la moglie dell'ex deputato di Forza Italia, Amedeo Matacena, destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per intestazione fittizia di beni e favoreggiamento della latitanza del marito, a seguito dell'inchiesta “Breakfast”.

 

Notte in carcere. Nei giorni scorsi, nell’ambito della medesima operazione, la Direzione investigativa antimafia, aveva arrestato anche l'ex ministro dei governi Berlusconi Claudio Scajola, con  il medesimo capo d’imputazione. Stessa sorte è toccata ora alla Rizzo, condotta dal personale della Dia direttamente nell’istituto penitenziario  di “Arghilla”. La donna ha trascorso la prima notte in carcere in maniera tranquilla. La moglia di Matacena sarebbe stata sistemata in una cella da sola. Al suo arrivo a Reggio è apparsa serena. Ha incontrato gli operatori carcerari e non ha manifestato disagi particolari

 

Il legale. «Ho visto che è stata trattata benissimo»: ha commentato il legale della donna, l'avvocato Candido Bonaventura, comunque lontano dalla sua assistita, costretto a seguire le operazioni di sbarco da una vetrata dell'aeroporto di Reggio Calabria stante il divieto di colloqui imposto dal Gip. L'avvocato ha detto di avere visto la donna serena ed ha voluto sottolineare positivamente il garbo con cui la sua assistita è stata trattata.

 

Interrogatorio di garanzia. Non resta ora che attendere l'interrogatorio di garanzia che dovrebbe tenersi nella giornata di venerdì 23 maggio quando lady Matacena comparirà dinanzi al gip Olga Tarsia che su richiesta della DDA di Reggio ne ha ordinato l’arresto. Fino ad allora  non potrà parlare con i propri difensori. Procedura necessaria  ad evitare possibili inquinamenti del quadro probatorio.  Non è escluso pertanto che la consorte dell'ex parlamentare, decida di avvalersi della facoltà di non rispondere, dal momento che sono trascorsi ben  dieci giorni, dal suo arresto a Nizza, in Francia, dove era sbarcata di ritorno da Dubai. Da allora, Chiara Rizzo non è stata più in condizione di interloquire con i legali, complici le procedure di estradizione durate fino alla mattinata di ieri, quando è stata consegnata alle autorità italiane nei pressi della frontiera di Ventimiglia.

 

 

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