Da Crotone non si vola più, almeno fino a primavera. La Ryanair, unica compagnia attiva nello scalo aeroportuale pitagorico, ha cancellato i voli per Bologna e, fino al 28 marzo, quelli per Bergamo. La compagnia irlandese sta riducendo i collegamenti anche su altri aeroporti a causa dell’emergenza sanitaria in corso, ma le conseguenze della drastica decisione, sulla provincia pitagorica ha effetti devastanti, come sottolinea in una nota il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone.

Sull’aeroporto solo slogan

«Le luci si stanno spegnendo inesorabilmente – scrive il Comitato nella nota - sullo scalo di Crotone ritenuto sottobanco da una parte della politica regionale superfluo (guai a dirlo si potrebbero perdere dei voti) mentre dall’altra un argomento sempre buono per le varie campagne elettorali. In questi anni nessun schieramento politico si è preoccupato di avanzare alcun progetto sulle infrastrutture per la fascia ionica capace di colmare quel gap con il resto della nazione; questo è il dato più sconfortante! Solo slogan abbiamo sentito echeggiare lungo le vie durante il periodo elettorale per poi tornare in un silenzio assordante subito dopo».

Crotone sempre più isolata

«Mentre la politica nostrana crotonese è rimasta ferma ai comunicati stampa – è scritto ancora nel documento - altrove sono già pronti i progetti cantierabili con il Recovery Fund. Crotone si appresta a vivere il 2021 come il 2017: aeroporto senza voli di linea dal 19 gennaio, treni sulla ferrovia che non sono altro che littorine, galleria di Cutro con problemi, SS 106 sempre più pericolosa nonostante gli autovelox che fanno piangere solo le tasche degli automobilisti mentre le criticità, come il ponte di Rocca di Neto, sono rimaste invariate».

Serve piano trasporti

«Incapacità di far squadra ed avere una visione comune da portare avanti – sostiene il Comitato - sono il problema che ci prefiggiamo di risolvere prima di tutto facendo confluire le idee, che nascano dalle esigenze dei cittadini, in un piano dei trasporti ionico capace di metter nero su bianco le esigenze del territorio e trovar soluzioni. Noi cittadini forniremo pertanto le idee che grazie all’aiuto di tecnici dovranno concretizzarsi. E’ inconcepibile che la politica della fascia ionica non si sia dotata di uno strumento organico e si ragioni ancora per compartimenti stagni; per pochi chilometri di ss 106 alla volta, per qualche miglioria alla rete ferroviaria o per qualche volo sullo scalo crotonese».

Sacal assente

«La Ryanair – è scritto nella nota - ha cancellato dal 19 gennaio i voli per Bologna sembrerebbe definitivamente mentre quelli per Bergamo fino al 28 marzo per motivi puramente economici nonostante quei voli rappresentino per il nostro territorio l’unico modo per poter raggiungere il nord in maniera agevole. La Sacal è in silenzio da mesi come se l’aeroporto di Crotone non esistesse. Nessuna parola neppure sui bandi degli oneri di servizio andati deserti. Con il nuovo management la situazione si è ben chiarita mostrando concretamente la volontà della società di far chiudere l’aeroporto di Crotone provvedendo alla dismissione per pochi euro del dominio CrotoneAirtport.it».

Individuare responsabilità

«Il messaggio – conclude il Comitato - era fin troppo chiaro da parte del gestore unico aeroportuale che non ha mai investito nulla sullo scalo pitagorico! Peccato che solo il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone abbia captato quel messaggio! Ci rifiutiamo di credere che tutto ciò avvenga per un destino avverso! Alcune responsabilità, ora, devono essere assunte da chi nei decenni passati ha ridotto la fascia ionica in questo stato ed anche da chi per due anni ha illuso i cittadini di esser attenzionati dal governo. Noi vogliamo una sola cosa, il riconoscimento e rispetto dei nostri diritti costituzionali. Liberi di partire, liberi di tornare».