In merito alla vicenda del passaggio in mano privata degli aeroporti calabresi, la Sacal - la società che gestisce gli scali - replica con una nota stampa che punta il dito contro i soci pubblici, che si sarebbero tirati indietro dinanzi al rischio della messa in liquidazione dell'azienda se non si fosse proceduto all'aumento di capitale.

«In merito alle notizie apparse sulla stampa in relazione all’aumento di capitale deliberato dai Soci nel corso dell’assemblea straordinaria del 2 luglio 2021 al fine di porre con la necessaria urgenza la Società in condizione di poter fronteggiare le gravi perdite venutesi a determinare nell’esercizio 2020 e nei primi 5 mesi dell’esercizio 2021 a seguito della emergenza Covid 19, la Società Aeroportuale Calabrese S.p.a. ritiene opportuno precisare che lungi dall’essere frutto di qualsiasi asserita concertazione ovvero compravendita l’esito dell’aumento di capitale - come sopra deliberato dall’89,429% dei Soci - rappresenta la diretta conseguenza della libera determinazione dei Soci Pubblici Comune di Lamezia Terme, Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Camera di Commercio di Catanzaro, Comune di Catanzaro, Confindustria Catanzaro, Provincia di Cosenza, Camera di Commercio di Cosenza, Confindustria Cosenza, Camera di Commercio di Vibo Valentia, Corap di non voler/poter sottoscrivere, in tutto ovvero in parte, le quote di rispettiva competenza».

«Di quanto sopra la Sacal, soggetto passivo delle determinazioni assunte dai Soci - prosegue la nota - nel corso nella sopra citata assemblea, ha già provveduto a fornire all’ENAC i riscontri richiesti con comunicazioni formali alla stessa tempestivamente trasmesse a mezzo Pec, comunicazioni con le quali la Società ha manifestato la propria piena disponibilità a rendere qualsiasi eventuale ulteriore chiarimento ovvero interlocuzione ritenuti utili e/o opportuni».

«Preso atto della posizione assunta dall’Enac - conclude Sacal - in merito alla operazione di aumento di capitale che ha consentito alla Società di non dover ricorrere, come per legge, alla propria liquidazione volontaria ovvero di dover ricorrere a diverse procedure concorsuali con le conseguenti gravi ripercussioni per le attività aeroportuali e di rilevanza sociale nei confronti dei propri dipendenti, sarà certamente cura della Società interagire con l’ENAC e con le ulteriori Autorità a qualunque titolo interessate».
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