Il complesso ospiterà la veglia prima della cerimonia funebre. Il sindaco, il vicesindaco e il presidente del consiglio espirmono il loro cordoglio: «Il maestro Rotundo ha arricchito tutti noi, la città gliene sarà sempre grata»
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«Se n’è andato un genio, un’icona di Catanzaro». Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo commentando la scomparsa dell’artista Saverio Rotundo, “U Ciaciu”. Domani, dalle 17.00 alle 22.00, e poi martedì, fino a qualche minuto prima della celebrazione dei funerali alle 15:30 nella chiesa del San Giovanni, sarà aperta la camera ardente al complesso monumentale del San Giovanni. «L’occasione per rendere l’ultimo omaggio al maestro Rotundo, che ha segnato un’epoca accompagnando generazioni di catanzaresi con la sua geniale creatività, la sua affabilità, il suo essere sempre presente e disponibile - hanno affermato il sindaco Abramo, il vicesindaco e assessore alla cultura Ivan Cardamone e il presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni che hanno espresso ai familiari di Rotundo il cordoglio a nome dell’intera amministrazione comunale, della Giunta e di tutta la rappresentanza consiliare.
"U ciaciu": espressione del talento artistico catanzarese
Abramo ha sottolineato: «Farò tutto il possibile perché la sua opera venga valorizzata come merita e come avrebbe maggiormente meritato in vita, e lo farò sia nella mia veste di primo cittadino che da presidente della Provincia. “U Ciaciu” era una persona a cui tutti volevano bene e i tanti messaggi di commozione e condoglianze, i ricordi diretti che in queste ore si stanno susseguendo, ne sono la dimostrazione. Il maestro Rotundo è stata una delle migliori espressioni della tradizione e del talento artistico catanzarese». «Speravamo che dopo l’incidente che alcune settimane fa l’aveva costretto al ricovero si riprendesse e tornasse a riempire con la sua vitalità il panorama culturale di Catanzaro» ha aggiunto Cardamone, ribadendo quanto fosse importante, caratterizzante, puntuale e precisa la presenza di questo artista a tutto tondo che amava vivere la città nel senso pieno, sempre da vicino, in prima persona. «Nella sua casa-bottega nel cuore del centro storico, tanti oggetti abbandonati, e che il maestro recuperava per strada, hanno ripreso vita diventando dei pezzi d'arte. Se da un lato la scomparsa del maestro Rotundo lascia un vuoto profondo, dall’altro è uno stimolo per continuare a ravvivare il mondo dell’arte e della cultura catanzaresi anche seguendo la sua impronta».
Polimeni ha annunciato che nella prossima sessione del Consiglio comunale l’aula osserverà un minuto di silenzio. «È il minimo che possiamo fare per ricordare un gigante come il maestro Rotundo. Che ho avuto la fortuna di conoscere di persona nelle tante attività, pubbliche e private, nelle quali abbiamo potuto godere dei suoi consigli, della sua trascinante personalità, del suo incontenibile entusiasmo aperto ai più giovani. La sua galleria di opere ha contribuito a valorizzare il nome e l'immagine di Catanzaro, conquistando anche gli apprezzamenti di Vittorio Sgarbi e uno spazio internazionale all'Expo di Milano». «U ciaciu” ci mancherà – hanno concluso Abramo, Cardamone e Polimeni - anzi ci manca di già. Il maestro Rotundo ha arricchito tutti noi, Catanzaro gliene sarà sempre grata».