«Vanessa è stata un inno alla vita e i suoi scritti sui social sono un’eredità preziosissima».

Lo dice con la voce rotta dalla commozione, don Giuseppe Gagliano, all’inizio della celebrazione delle esequie di Vanessa Gasparro,  in una chiesa di San Gregorio d’Ippona, paese natio della 31enne, gremita all’inverosimile.

A salutare la ragazza morta dopo aver combattuto quattro anni contro un brutto male (angiosarcoma cardiaco), tantissimi concittadini e gli amici di Cosenza dove oramai viveva da tempo. Tanti anche i visi segnati dalla sofferenza che si sono stretti attorno ai familiari.

«Come amava lei, non amava nessuno», afferma una cara amica della ragazza.

 

 

Una grande capacità d'amare

E la sua capacità d’amare, Vanessa non l’ha tenuta per sé. Sui social, attraverso i suoi scritti, ha lasciato numerosi insegnamenti. «Lei che ha vissuto il martirio, ha gridato al mondo come bisognerebbe vivere, seppur nella sofferenza», ha affermato il presbitero durante l’omelia e ha continuato: «Per Vanessa il dolore è stata un’occasione da non sciupare, da non vivere nella disperazione».  

Della sua strenua battaglia per la vita, seguita da migliaia di utenti, abbiamo già raccontato, ricordando i suoi post: «Ogni giorno è il mio miracolo. L’unica medicina è l’amore!» e riportando le parole con le quali sottolineava il suo trasporto per gli ultimi: «Coloro che hanno una vita segnata dalla sofferenza ma che continuano a combattere».

Lei, oggi non c’è più… ma il suo grido d’amore continuerà a parlare a molti cuori.