Questo l’esito del servizio effettuato dai carabinieri di Locri finalizzato al controllo, alla prevenzione e al contrasto degli illeciti nel settore ambientale
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Cinque autolavaggi sono stati sequestrati e 6 persone, due delle quali di nazionalità indiana, sono state denunciate per irregolarità nello smaltimento delle acque reflue. È questo l’esito del servizio disposto dal Comando Legione Carabinieri “Calabria”, effettuato nei giorni scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Locri, finalizzato al controllo delle attività di autolavaggio e alla prevenzione e al contrasto degli illeciti nel settore ambientale. Le verifiche avrebbero permesso di accertare che le acque reflue industriali, provenienti dagli impianti di lavaggio auto, non subivano trattamenti depurativi previsti, venendo illecitamente e in assenza dell’autorizzazione unica ambientale immessi nella rete fognaria comunale.
In particolare, a Bovalino, il flusso di veicoli proveniente da due garage privati aveva insospettito i militari che hanno appurato l’esistenza di due esercizi abusivi di lavaggio auto, accertando lo sversamento dei residui industriali direttamente nelle fogne comunali, e riscontrando, in uno di questi, la presenza di allacci abusivi alla rete idrica e alla rete elettrica.
Anche in due altri autolavaggi, rispettivamente ad Ardore e a Platì, risultati sprovvisti della prevista autorizzazione ambientale, i Carabinieri hanno verificato che le acque di risulta erano immesse, senza alcun trattamento di depurazione, nel sottosuolo attraverso dei pozzetti muniti di griglia.
A Siderno, infine, i militari della locale stazione Carabinieri hanno accertato che l’autolavaggio oggetto di controllo, sebbene munito di vasche di filtraggio e scarico, è risultato privo della prevista autorizzazione attestante il regolare smaltimento dei fanghi di risulta, acclarando, inoltre, la presenza di liquami pericolosi