Doveva essere una normale processione in onore di Santa Maria del Rifugio, patrona della città, e invece la festa religiosa più importante perla comunità di Acquappesa è stata sporcata da un episodio vile, sintomatico di una politica gretta che lungo la costa tirrenica cosentina conta solo poche, rare eccezioni. È accaduto che una o più persone hanno affisso con del nastro adesivo dei manifesti elettorali del neo sindaco Francesco Tripicchio sull'auto di Pasquale Mollo, professionista molto noto sul territorio, che durante la recente campagna elettorale aveva apertamente appoggiato la lista avversaria.

 

Il veicolo dell'uomo era parcheggiato in strada, in un punto dove il corteo di fedeli era destinato a passare nel pomeriggio e, non si sa bene quando, è stato preso di mira dai vigliacchi. Nessuno si era accorto del gesto, almeno così pare, fino al momento del passaggio della processione. Ma secondo alcuni testimoni, la circostanza più grave sarebbe che di fronte al palese sopruso, nessuno avrebbe interrotto la processione e nessuno si sarebbe preoccupato di far togliere i manifesti, nonostante la presenza di autorità e forze dell'ordine. «Qui - racconta un cittadino del posto che si trovava in coda alla processione - la campagna elettorale non è mai finita e sarà sempre peggio».

Per molti la vile azione aveva la finalità di "punire" in modo eclatante le scelte politiche di Mollo, che da tempo sarebbe oggetto di scherno da parte di alcuni sostenitori della fazione vincente. Per la cronaca, l'elezione del nuovo sindaco di Acquappesa è stata decretata da 11 voti di scarto.

La solidarietà di Giuseppe Aieta a Pasquale Mollo

Il consigliere regionale Giuseppe Aieta, una volta appurata la notizia, ha duramente condannato l'episodio, mostrando tutta la sua solidarietà al professore di Acquappesa. «È avvilente quello che sta capitando da più tempo ai danni di una persona perbene, un professionista illuminato, un insegnante virtuoso, uno studioso eccellente come il Prof. Pasquale Mollo - ha scritto il politico di Cetraro sulla sua pagina facebook -. È terribile notare l’accanimento che si sta consumando ai suoi danni. È successo che ormai a distanza di tempo balordi continuino ad offendere la democrazia utilizzando manifesti a campagna elettorale ormai conclusa.

Ed è ancora più grave - ha continuato - che si utilizzino manifesti offendendo l’attuale sindaco di Acquappesa, l'ing. Francesco Tripicchio - che ho sentito telefonicamente e che con nettezza ha stigmatizzato l’accaduto - che insieme a tutta la comunità democratica di Acquappesa, Comune che ha avuto illustri personaggi politici, nel novero dei quali compare lo stesso Pasquale Mollo in qualità di sindaco negli anni ‘90, farà sentire il suo sdegno verso atti vili, di balordi ancora più vili.

Al Professor Pasquale Mollo va la mia incondizionata stima e la mia più sincera solidarietà per aver saputo in tutti questi anni mostrare la faccia bella, pulita, illuminata della Calabria attraverso i suoi studi e le sue ricerche che hanno consentito a tutti noi di conoscere la nostra storia e la nostra archeologia.


Non è ammissibile che un uomo, tra l’altro anziano, debba subire tali atti e debba vivere nell’ansia e nell’inquietudine anziché godersi la sua famiglia e il suo meritato riposo dopo anni vissuti nella scuola con i suoi allievi. Non è consentito a nessuno!».