Il giorno dopo era nato un movimento che chiedeva di ricordare ogni tipo di vittima. Ora la comunità Romanès chiede al Comune di ripristinarla e condannare il gesto. I carabinieri nel frattempo hanno avviato accertamenti. Sulla vicenda intervenuto anche il sindaco Francesco Tripicchio
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Una targa commemorativa del Samudaripen dedicata al ricordo dell'eccidio nazista del popolo Rom e Sinti collocata il 27 gennaio scorso ad Acquappesa, nel Cosentino, è stata danneggiata da ignoti. Lo denuncia l'Ucri, l'Unione comunità Romanès d'Italia che ha scritto al Comune non appena appresa la notizia.
«Viste le recenti polemiche - è scritto nella missiva - sfociate in vili atti di vandalismo che hanno visto la rottura e la rimozione della targa al Samudaripen, chiediamo formalmente non solo il ripristino e la cura della targa alla Memoria ma anche che l'Amministrazione prenda una posizione di ferma condanna contro questi atti di antiziganismo. La Comunità Romanès è profondamente addolorata per quanto accaduto. Non c'è cosa peggiore di provare a distruggere la Memoria175.
Nel comune del Cosentino, era nato un movimento che chiedeva di sostituire la targa con una alla memoria di ogni tipo di vittima.
«Si tratta - afferma Santino Spinelli, ambasciatore dell'arte e della cultura romanì nel mondo e vicepresidente della Romanì union internazionale (organismo che rappresenta i Rom all'Onu) che ha sede a Lanciano (Chieti) - di un atto vile, deplorevole, un fatto di una gravità inaudita. Spero che l'amministrazione si assuma la responsabilità di vigilare. Un'offesa alle vittime rom e sinti già passate per indicibili sofferenze». Sull'episodio hanno avviato accertamenti i carabinieri.
Un gesto simile si era verificato nell'ottobre 2020 a Lanciano dove ignoti, utilizzando bombolette spray, avevano sporcato, nel giardino di piazza S. Teresa Benedetta della Croce, la statua in pietra della Majella, con base in acciaio corten e l'artistica maiolica frontale donata dal comune di Laterza (Taranto) dov'è incisa la poesia 'Auschwitz', composta dall'artista e musicista rom Santino Spinelli, in arte Alexian.
La nota del sindaco Tripicchio
Sulla vicenda della targa vandalizzata è intervenuto poi il sindaco Francesco Tripicchio: «Un gesto a dir poco deplorevole, che condanniamo con forza. Così come ci vediamo costretti a condannare chi, purtroppo, ha alimentato un clima di odio e di divisione sociale su una vicenda che avrebbe dovuto avere tutt’altri risvolti o attenzione. Certamente, avrebbe dovuto suscitare riflessioni e non conflitti! Crediamo che ognuno, a questo punto, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e chiedere scusa, anche – e forse soprattutto - chi veicola informazioni sbagliate e strumentali - magari ai soli fini politici - che portano, poi, a conseguenze così nefaste. Essere e fare Comunità - come anche Associazionismo - è una cosa seria ed oggi, anche per colpa di chi insegue la rivalsa a tutti i costi, compresa la triste pratica dell’alimentare la divisione sociale, Acquappesa viene vandalizzata! Già, perché a subire un danno non è stata soltanto la targa, bensì l’immagine ed il buon nome di tutta la nostra Comunità, che non merita assolutamente un clima da caccia alle streghe o, peggio ancora, la semina della zizzania e della discordia. Mi e ci chiediamo: ma cosa vogliamo insegnare alle nuove generazioni ed ai nostri figli? Ad ogni modo, relativamente a questa assurda vicenda, ho interessato l’Arma dei Carabinieri e la Polizia locale per gli accertamenti del caso».