Il divieto di consumo era stato emesso nei giorni scorsi per l'eccessiva presenza di ferro
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"Acqua sporca, interruzioni a sorpresa ed ora spunta fuori anche un'ordinanza che vieta l'utilizzo per il consumo umano". Inizia così la nota con la quale il Codacons ha diffidato il Comune della città capoluogo e chiesto al sindaco, Sergio Abramo, di "disporre immediate verifiche circa la reale potabilità su tutto il territorio" e la "sospensione della riscossione dei canoni".
"Lo impongono - prosegue la nota - non solo le risultanze delle analisi effettuate dall'Asp ma anche le immagini che documentano una vergogna assoluta. Non che ci sia bisogno di un chimico per comprendere la pericolosità di quel liquido, ma riteniamo che l'Amministrazione, come doveroso segno di rispetto, per chi è costretto a lavarsi con quell'acqua e deve finanche pagarla, debba finalmente intervenire". "Anche perché - afferma Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - al danno si aggiunge la beffa. Riteniamo doveroso che il Sindaco si attivi, immediatamente, per fornire alla cittadinanza una certificazione, sulla base di analisi scientifiche, dell'attuale condizione dell'acqua. Pretendiamo che vengano resi pubblici i risultati periodici delle analisi effettuate. Tanto sia per garantire la massima trasparenza nonché per ottenere la doverosa riduzione dei canoni. Il Codacons chiede che il Comune, fino a quando non sarà garantito un servizio dignitoso, si astenga dal pretendere il pagamento dei canoni idrici ed agisca contro Sorical". "A tal fine - conclude Di Lieto - sollecitiamo la convocazione di un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza su una questione che attiene alla salute della popolazione".