La rivolta dei sindaci ribelli contro Arrical è stata frenata dal Tar che questa mattina si è pronunciato emettendo ben cinque ordinanze di rigetto contro altrettante istanze cautelari rispettivamente proposte dal consorzio intercomunale Acquedotto Vina, dal Comune di Polistena, dal Comune di Gioia Tauro, dal Comune di Cittanova e dal Comune di Cortale

I ricorsi al Tar

Tutte le amministrazioni comunali avevano impugnato dinnanzi ai giudici amministrativi il cronoprogramma adottato dal commissario straordinario di Arrical, Bruno Gualtieri, con cui viene disciplinato il subentro di Sorical nella gestione del servizio idrico integrato. Un provvedimento che aveva provocato una levata di scudi tra gli amministratori locali tale da indurli a proporre diversi ricorsi tesi ad annullare tutti gli atti.

Gli accordi operativi

Tuttavia, questa mattina il Tar ha ritenuto carente il periculum in mora rigettando tutte le istanze cautelari dal momento che il cronoprogramma, modificato in corsa, prevede «la stipula di accordi operativi tra Sorical e le singole gestioni esistenti, da approvare da parte della Autorità Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria (Arrical) finalizzati anche a regolamentare la destinazione degli incassi correnti».

Provvedimenti ad hoc

Inoltre, prevede «l’eventuale adozione di provvedimenti ad hoc da parte della Arrical per il caso di manifesta violazione della normativa sul corretto utilizzo degli incassi da bollettazione del Sistema Idrico Integrato ovvero di rifiuto di definire gli accordi operativi da parte degli attuali gestori finalizzati a definire le modalità di ripartizione degli incassi relativi al servizio nonché per anticipare, ove possibile, il subentro nella gestione operativa da parte del gestore unico d’ambito».

Nessun pregiudizio per i Comuni

Secondo i giudici amministrativi «dalla previsione di accordi e, eventualmente, di provvedimenti ad hoc si evince l’assenza, allo stato, di alcuno specifico pregiudizio per l’ente ricorrente che abbia i connotati di concretezza ed attualità» e inoltre, «l’assenza di uno specifico pregiudizio di ordine economico-finanziario per l’ente ricorrente, atteso che le debenze di cui si dibatte rientrano nei costi di cui ai piani su cui calcolare la tariffa che il gestore del Servizio (nello specifico il Comune) è tenuto a riscuotere dall'utenza e, nei limiti di quanto dovuto, corrispondere a Sorical per la suddetta fornitura».

Comparazione interessi

«Di converso, non è dato rinvenire previsioni che legittimino la SO.RI.CAL. ad incamerare e trattenere somme ulteriori a quelle corrispondente ai crediti di cui sono titolari nei confronti degli enti attuali gestori. Per completezza, nella comparazione degli interessi in campo per come dedotti dalle parti, risulta prevalente quello di non rallentare la progressiva implementazione del Servizio Idrico Integrato a livello regionale».