«Parlare di ritardi mi sembra ingeneroso». Non c’è vena polemica nelle parole di Rocco Leonetti, il presidente di Anbi Calabria, ente che raggruppa gli undici consorzi di bonifica calabresi finiti ieri sotto accusa. «Ho letto le dichiarazioni in cui si parla di ritardi, mi sembra ingeneroso» ripete, in riferimento alle affermazioni pronunciate dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con cui si dava conto di una interlocuzione avvenuta con il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che metteva in guardia sul rischio di perdita di fondi del Pnrr affidati ai consorzi di bonifica.

Tutti i target rispettati

«Ovviamente non conosco i dettagli della interlocuzione avuta con il ministro – precisa Leonetti – ma posso assicurare che i consorzi calabresi hanno finora rispettato tutti i target e i milestone previsti dal Pnrr». I consorzi di bonifica calabresi sono infatti destinatari di 139 milioni di euro finalizzati alla realizzazione di 13 progetti per la ristrutturazione degli impianti di irrigazione.

Impianti di irrigazione

«Sono impianti datati, alcuni risalgono agli anni Sessanta – racconta Leonetti – e con questi interventi riusciremo ad abbassare i costi di manutenzione e, di conseguenza, anche gli importi dei tributi per i consorziati oltre che avviare ad un risparmio idrico». Parla al futuro ma l’obiettivo appare alla portata dal momento che le tredici gare risultano tutte avviate, «probabilmente alcune sono già state aggiudicate ma consideri che secondo il cronoprogramma la scadenza per l’aggiudicazione è fissata a novembre, quindi rientriamo abbondantemente nei tempi» garantisce il presidente di Anbi.

Nessun rischio

«Al momento, non si corre alcun rischio» aggiunge ancora. «Anzi, pensi che Anbi Calabria ha fatto da capofila, il nostro schema di bando è stato inviato al nazionale e messo a disposizione degli altri enti consortili. Inoltre, nel mese di aprile si è tenuto il focus con il partenariato presieduto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e dall’esito del focus non è emerso alcun ritardo per i consorzi calabresi qualificandosi, anzi, la Calabria insieme all’Emilia Romagna tra le prime regioni d’Italia» precisa Leonetti.

Le gare in convenzione

Che poi aggiunge: «Noi per legge ci saremmo dovuti rivolgere alla Sua della Regione Calabria e in tal senso abbiamo avuto diverse interlocuzioni ma senza ottenere la disponibilità. I consorzi hanno sottoscritto convenzioni con le Sua delle Province e della Città Metropolitana, da soli abbiamo dovuto trovare le stazioni appaltanti e predisposto un bando unico». Così è avvenuto per i progetti gestiti dai consorzi del cosentino realizzati dalla Sua della Provincia e di tutti gli altri territori della Calabria che hanno ottenuto il supporto degli enti intermedi.