VIDEO | La polemica sulla potabilità contrappone il senatore Morra e il sindaco Occhiuto ma tra chi si reca a fare scorta non c'è apprensione. In altre regioni italiane la presenza di un valore di coliformi inferiore a dieci viene ritenuta accettabile
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Nella guerra dell’acqua a Cosenza c’è un nuovo fronte aperto per Palazzo dei Bruzi, oltre a quello attivo ad intermittenza con la Sorical. Questa volta lo scontro è con Nicola Morra. In una conferenza stampa il senatore pentastellato ha mostrato le analisi effettuate dall’Asp nel corso del 2018 e nel gennaio del 2019, concludendo che nelle fontane pubbliche del capoluogo sgorga acqua non potabile. Immediata la replica dal Comune, con il sindaco Mario Occhiuto che non ci ha pensato su due volte ed ha già dato mandato all’ufficio legale di querelare il parlamentare per procurato allarme.
Il monitoraggio dell’acqua è costante
I prelievi nelle fontane sono effettuati secondo un calendario settimanale dall’Unità Operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Azienda Sanitaria Provinciale e le analisi vengono svolte nei laboratori dell’Arpacal. Quando rivelano delle anomalie, come la presenza di coliformi, scatta la segnalazione al Comune per i provvedimenti del caso. Il Decreto Legislativo 31/2001 indica che i coliformi nell’acqua potabile devono essere pari a zero. Alcune regioni però, tra le quali non figura la Calabria, nel recepire la norma hanno adottato parametri differenti. In Veneto e in Valle d’Aosta, per esempio, nei casi in cui il valore dei coliformi in 100 millilitri, sia inferiore a 10 unità cosiddette formanti colonie (UFC), e non risultino altri elementi sospetti di un eventuale inquinamento, l'acqua viene ritenuta idonea al consumo umano. In 32 dei 44 casi documentati dal senatore Morra, l’unica anomalia registrata era proprio la presenza di coliformi inferiore a 10. Altro discorso sono i nove casi in cui si è invece riscontrata la presenza di escherichia coli, mentre in una circostanza sono state riscontrate tracce di enterococchi.
Cittadini sereni
La polemica si è rapidamente rovesciata nei social, ma davanti alle fontane pubbliche c’è comunque il solito via vai.