Il crimine organizzato avrebbe voluto eliminarlo, ma riuscì a scamparla. Finisce dietro le sbarre nel carcere di Cosenza Domenico Russo, detto “U chiattu”, 38 anni, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’uomo era ai domiciliari, deve scontare una pena di tre anni compreso il periodo degli arresti domiciliari. L’operazione è stata portata a termine dai carabinieri del centro storico di Corigliano guidati dal maresciallo Rocco D’Elia, sotto il coordinamento del maggiore Marco Filippi ai vertici del Reparto territoriale di Corigliano Rossano.

Russo era finito sotto i colpi di un commando i cui componenti avevano deciso di eliminarlo nei pressi del castello ducale, a pochi passi dalla sua abitazione. Ben quattro colpi di pistola furono sparati al suo indirizzo nessuno dei quali lo colpì mortalmente. Rimase ferito all’addome, al volto, al petto. Quell’episodio transitò sui tavoli dell’antimafia i cui magistrati continuano nell’attività d’indagine rientrante in una più ampia collocazione della mappa criminale. Secondo le indagini degli inquirenti Russo si sarebbe reso protagonista del tentativo di estorsioni nei confronti di un’impresa che opera nel settore dell’olivicoltura.