L'episodio si era verificato lo scorso 25 giugno a Conflenti, nel Catanzarese. I giudici hanno accolto l'istanza della difesa
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Avevano tentato di uccidere il vicino investendolo con il proprio fuoristrada, a seguito dell’ennesima furibonda lite. Per tale motivo, padre e figlio, rispettivamente del ’54 e del ’92, erano finiti agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha ora accolto l’istanza della difesa e ha annullato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei due, S.A. (difeso dall’Avv. Raffaele Rizzuti del Foro di Lamezia Terme) e di S.P. (difeso dagli Avv.ti Giovambattista Puteri e Francesco Solla entrambi del Foro di Lamezia Terme).
Il tentato omicidio si era verificato la sera del 25 giugno a Conflenti, nel Catanzarese. La vittima, classe ’53, è un pensionato, proprietario dei terreni confinanti a quello di padre e figlio. A causa delle lesioni riportate, l’uomo era stato ricoverato in ospedale a Lamezia e giudicato guaribile in 39 giorni.
Il Riesame, in accoglimento delle tesi difensive evidenziate dagli avvocati dei due indagati, ha annullato la misura coercitiva della libertà imposta con ordinanza dal GIP del Tribunale di Lamezia Terme dell’1 agosto dichiarando cessata la medesima.