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Fatta luce sull’omicidio di Bruno Lazzaro, il 27enne ucciso a Sorianello lo scorso 4 marzo. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del cugino, Gaetano Muller 19enne residente a Sorianello, accusato di essere l’esecutore materiale dell’omicidio.
La ricostruzione
Alle ore 18:10 circa del 4 marzo 2018 perveniva una chiamata da parte dello stesso Muller al numero di emergenza dei Carabinieri con la quale veniva richiesto aiuto poiché il cugino si «sarebbe ferito con un ferro». Il giovane, immediatamente soccorso dai militari della Stazione di Soriano Calabro e da personale del 118, moriva alle successive ore 20 circa presso l’ospedale di Vibo Valentia.
Le indagini
Le indagini, poste in essere nell’immediatezza del fatto da parte dei militari della Compagnia di Serra San Bruno, venivano subito indirizzate per verificare la dinamica fornita dal dal 19enne il quale, pur essendo stato in compagnia della vittima al momento del ferimento, non forniva alcuna informazione in relazione agli autori del fatto. Da tale attività, suffragata da una serie di riscontri investigativi, emergeva il movente dell’atto criminoso: colpito da un impeto di gelosia colpiva mortalmente all’addome il cugino colpevole di aver intrattenuto una relazione sentimentale con la sua ex fidanzata.
Fondamentali sono risultate le conversazioni estrapolate dal cellulare della vittima ritrovato sul luogo ove è stata soccorsa. Di fatto, grazie a queste conversazioni si è potuto appurare che, pochi minuti prima dell’agguato, il 27enne Lazzaro fosse stato messo in guardia dalla ragazza, ex fidanzata da Muller, che temeva per la sua incolumità in quanto lo stesso era venuto a conoscenza della relazione tra i due. Il 19enne, quindi, è stato sottoposto alla misura cautelare in carcere nella casa circondariale di Vibo Valentia con l’accusa di omicidio volontario a disposizione dell’autorità giudiziaria.