Proseguono le demolizioni tra Sibari e Doria di fabbricati abusivi costruiti a ridosso delle case popolari, in prevalenza dei veri e propri corpi aggiuntivi (magazzini, garage, luoghi di ritrovo e circoli ricreativi) realizzati da soggetti che dovranno rispondere penalmente di violazioni alle norme sull’edilizia ma anche sobbarcarsi delle spese di demolizione e di conferimento dei rifiuti, almeno per la parte in cui sono interventi uomini e mezzi del Comune di Cassano. Una nuova operazione, dopo quella di Doria, è stata portata a termine questa mattina alla presenza del sindaco Gianni Papasso, dei carabinieri, del commissariato di pubblica sicurezza, della guardia di finanza, della polizia locale e dei vigili del fuoco. Tutto è proceduto tranquillamente a differenza di venti giorni fa quando a Doria i residenti diedero vita a un’azione di protesta, anche nei confronti del primo cittadino, a tal punto che dovettero rinviare le operazioni di bonifica.

Si tratta di ben 52 fabbricati localizzati nelle aree periferiche di Cassano. La procedura nacque sotto la gestione commissariale per abusi che iniziarono intorno al 2004. Il primo intervento di abbattimento riguardava nel 2019 un boss del clan di ‘Ndrangheta. Prossimo step nel delicato quartiere di Timpone Rosso il prossimo 15 giugno. L’obiettivo dell’amministrazione è destinare quelle aree a verde pubblico e spazi per i bambini. Sono in atto interlocuzioni con l’Aterp al fine di valutare ogni ipotesi di finanziamento attingendo dal Pnrr. Per il sindaco Papasso si tratta di un’operazione di ripristino della legalità, di contrasto all’abusivismo edilizio e, soprattutto, lotta all’occupazione del suolo pubblico.

«Nei mesi scorsi, ha rifertionl’amministratore, abbiamo emesso una quindicina di ordinanze per degli abusi edilizi commessi sul suolo pubblico. Devo dare atto ai cittadini di Sibari che, nella stragrande maggioranza, hanno provveduto da soli alla demolizione. Stamane, invece, era programmata la parte della demolizione a carico del Comune (ma che poi sarà addebitata agli inadempienti)». Ha inteso ringraziare tutte le forze dell’ordine e la prefettura.

«Sono delle azioni fatte con dolore ma che servivano per riconsegnare alla collettività degli spazi abusivamente occupati. Non stiamo facendo niente di eccezionale, stiamo solo facendo il nostro dovere di amministratori pubblici ripristinando la legalità, demolendo ciò che era abusivo e riconsegnando alla comunità degli spazi pubblici occupati senza permesso.

La mia amministrazione comunale sta intervenendo in lungo e in largo su tutto il territorio comunale anche per rimettere a posto ciò che non andava bene dalla collina al mare. Possiamo fare tutto questo se il nostro operato sarà improntato, allo stesso tempo, alla legalità, alla democrazia, al rispetto del prossimo, vivere un nuovo civismo al passo con i temi».