Sono cominciati i lavori di demolizione di un’altra delle costruzioni abusive realizzate in località Caminia di Stalettì nel catanzarese. Il fabbricato era stato realizzato su un'area demaniale e senza alcun titolo edilizio.

Si tratta di uno degli immobili sequestrati nell’ambito del procedimento penale R.G.N.R. n. 2884/20 della Procura della Repubblica di Catanzaro, sul presupposto della abusiva occupazione dell’area, di natura demaniale di 169,4 metri quadrati per la quale, già nel 2019 la capitaneria di porto di Soverato aveva emesso ingiunzione di sgombero.

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La procedura di demolizione è curata dall’Amministrazione comunale di Stalettì, nell’esercizio dei suoi poteri ex legge 380/2001 ed ha richiesto un coordinamento fra l’iniziativa amministrativa e quella giudiziaria, concretatosi nel dissequestro funzionale alle operazioni di abbattimento, richiesto da questo Ufficio e accolto solertemente dal Tribunale.

«Si tratta di un esempio di leale collaborazione fra poteri dello Stato - si legge in una nota del Comando provinciale carabinieri di Catanzaro -, realizzata anche sotto l’egida del Prefetto di Catanzaro, e tesa alla restituzione alla collettività di un bene di particolare pregio naturalistico».

Le operazioni di demolizione avvengono sotto la vigilanza della sezione di polizia giudiziaria – Aliquota carabinieri e della guardia costiera di Soverato, già delegate per le indagini che hanno condotto al sequestro. Le spese della demolizione, che al momento sono state anticipate dall’Amministrazione comunale, saranno recuperate dal trasgressore.