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L’attività di controllo a tutela del demanio marittimo si inquadra nei compiti istituzionali della Guardia Costiera ed è una delle priorità del Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato. Nell’ambito dell’attività di vigilanza esperita sul litorale ricadente nel Comune di Soverato, lo scorso 5 aprile i militari della Guardia Costiera di Soverato coordinati dal Comandante Tenente di Vascello Claudia Palusci, unitamente alla Tenenza della Guardia di Finanza di Soverato, sottoponevano a controllo il complesso balneare demaniale marittimo denominato “Miramare”, struttura incamerata ed acquisita al patrimonio dello Stato.
Durante la suddetta attività e dalla successiva disamina della relazione tecnica e degli elaborati planimetrici prodotti dai funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune, intervenuti in loco alle operazioni in corso, si rilevava la realizzazione di numerose innovazioni abusive alla struttura, con cambio di destinazione d’uso di diversi locali commerciali, nonché la gestione di parte delle attività oggetto della concessione demaniale marittima (attività di bar, ristorazione e pizzeria) effettuata da soggetti diversi rispetto alla società affidataria di tali sevizi, sulla scorta della prevista autorizzazione rilasciata dall’autorità comunale competente. Al fine di impedire che la libera disponibilità dell’area e dei beni potesse aggravare o protrarre le conseguenze del reato ovvero agevolarne la commissione di altri, in coordinamento con la Procura della Repubblica di Catanzaro, i militari intervenuti hanno eseguito il sequestro preventivo dell’intero complesso balneare “Miramare” e dei beni ivi presenti (pari ad una superficie di circa mq. 2000); struttura costituita da un corpo di fabbrica di tre piani fuori terra, area adibita a terrazzo e discoteca.
Tuttavia, con riferimento alla sola area adibita all’attività bar, situata nei pressi dell’ingresso – lato est alla struttura (comunque sottoposta a sequestro), è stata data la facoltà d’uso, esclusivamente in capo alla società affidataria, della gestione di tali servizi, intimando, pertanto, la ditta che esercitava la gestione di fatto, in assenza della citata autorizzazione, ad interrompere la propria opera. I beni posti sotto sequestro sono stati affidati ai funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune di Soverato.
l.c.