Due persone ai domiciliari, una terza è finita in carcere. Immortalati dalle telecamere di sorveglianza: si erano introdotti a volto scoperto in un appartamento del centro storico di Roggiano Gravina
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I carabinieri della stazione di Roggiano Gravina, con il supporto dei militari della compagnia di San Marco Argentano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno rintracciato ed arrestato i presunti responsabili di un incendio sviluppatosi la sera del 25 gennaio scorso in una casa nel centro storico di Roggiano, ricostruendo anche la dinamica degli eventi.
Prima il furto, poi l’incendio
Grazie al recupero dell’hard disk del sistema di videosorveglianza dell’abitazione, sono state identificate tre persone le quali, dopo essersi introdotte abusivamente nell’appartamento, l’hanno prima saccheggiato dando poi alle fiamme l’interno utilizzando come combustibile alcuni vestiti recuperati in un armadio.
C’è anche un’accusa di stalking
I tre hanno agito a volto scoperto. Sono stati così identificati e sottoposti a misura restrittiva emessa dal Gip presso il tribunale di Cosenza. In particolare in due, per i reati di violazione di domicilio, furto in abitazione in concorso e incendio, sono finiti ai domiciliari.
Una terza persona invece è stata arrestata e condotta in carcere essendo accusata anche del reato di stalking. Secondo quanto accertato dai carabinieri, infatti, aveva più volte minacciato di morte la vittima del furto.
Rintracciato a San Lorenzo del Vallo
I militari lo hanno rintracciato ed arrestato a San Lorenzo del Vallo, lontano dal proprio domicilio senza giustificato motivo, motivo per il quale è stato denunciato anche per la violazione delle recenti misure di contenimento dell’epidemia da coronavirus introdotte dal Governo.