Abusivismo edilizio, abbandono e deposito di rifiuti e violazione del vincolo paesaggistico. Questi i reati contestati al titolare di una impresa di Firmo denunciato dai carabinieri Forestale di San Sosti, nel Cosentino. I militari durante un controllo, unitamente ai colleghi delle Stazioni di Castrovillari e Oriolo, hanno accertato nel Comune di Firmo, su una area di proprietà dell’indagato, la realizzazione abusiva di un muro di contenimento in cemento armato sul quale era stata realizzata una recinzione metallica alta 110 centimetri.

 

Dagli accertamenti effettuati l’opera è risultata essere stata realizzata senza il permesso di costruire. Inoltre adiacente al muro in cemento armato, sono stati riversati sempre dallo stesso titolare della ditta, dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di demolizione edile, quali calcinacci, mattonelle, parti in plastica ed altro. Abbandono di rifiuti effettuato nel corso del tempo e quantificabile in 200 metri cubi riversati attraverso una scarpata all’interno di una area boscata costituita da macchia mediterranea e essenze quercine, adiacente al vallone denominato “fosso dello schiavo”. Si è pertanto proceduto al sequestro dell’area e dei rifiuti edili depositati al suo interno.

 

Sono in corso di attuazione le previste procedure per lo smaltimento dei rifiuti a carico del trasgressore. Sempre i militari di San Sosti hanno inoltre nei giorni scorsi denunciato un uomo di Lungro responsabile di un incendio sviluppatosi in località “Pettinaro” all’interno di un terreno agricolo. Il proprietario dopo aver acceso degli scarti vegetali provenienti dalla pulizia del terreno non è riuscito a controllare le fiamme che si sono propagate sul suolo. I militari attratti dal fumo sono giunti sul posto ed hanno verificato, anche attraverso il metodo MEF , “Metodo delle Evidenze Fisiche”, il punto di innesco delle fiamme.

 

Incendio risultato essere provocato dall’uomo intento a “ripulire” la proprietà dalla vegetazione di tipo non agricolo radicata ai bordi del terreno. Per domare le fiamme, al fine di evitare l’ulteriore propagarsi dell’incendio verso le limitrofe proprietà agricole, è intervenuta una squadra di volontari antincendio di stanza a Lungro che in breve tempo è riuscita a domare le fiamme che hanno interessato una modesta superfice costituita da vegetazione erbacea e arbustiva (ampelodesmo, ginestra, graminacee) e alcune piante di quercia di piccole dimensioni.