Nonostante la cerimonia in forma privata, in tanti hanno voluto dare un ultimo saluto alla donna uccisa sabato mentre stava rientrando col marito dal turno di guardia medica. Ricostruita la dinamica, mentre emergono i primi dettagli dall'autopsia
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Seminara ha rivolto oggi l'ultimo saluto a Francesca Romeo, la dottoressa della guardia medica uccisa sabato mattina a Santa Cristina d'Aspromonte in un agguato a colpi di fucile mentre rientrava a casa insieme al marito, Antonio Napoli, rimasto lievemente ferito. Oggi si sono celebrate le esequie della professionista nella chiesetta della frazione S.Anna di Seminara. Un funerale che la famiglia ha voluto in forma strettamente privata.
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Ma nonostante questo, in tanti si sono presentati davanti alla chiesa per dare un ultimo saluto a una donna che per tanti anni ha dispensato cure e consigli a tutti. La salma è giunta in chiesa direttamente dall'ospedale di Locri dove si è svolto l'esame autoptico. Le esequie sono state celebrate dal parroco, don Mimmo Caruso. Tra le autorità, presente solo il sindaco, Giovanni Piccolo, che per oggi ha proclamato il lutto cittadino e che per dopodomani ha annunciato un Consiglio comunale aperto. Visibilmente provato il marito della vittima, Antonio Napoli, che ha trovato solo la forza, alla fine della cerimonia, di sussurrare poche parole di ringraziamento ai presenti.
Ancora da chiarire obiettivo e movente dell'agguato
Intanto emergono i primi dettagli dall'autopsia eseguita lunedì sera dai periti medici nominati dalla Procura di Palmi che coordina le indagini sull'omicidio. Francesca Romeo è stata raggiunta dai pallettoni tra il volto ed il collo, nella zona facciale sinistra. La perizia sembra confermare la ricostruzione secondo la quale l'agguato è stato verosimilmente compiuto da una sola persona armata di fucile che prima ha sparato un colpo caricato a palla, che non ha colpito nessuno dei due occupanti della Peugeot 3008, entrato dal parabrezza anteriore e conficcato nel cofano posteriore dell'auto. Poi subito dopo un secondo colpo caricato a pallettoni mentre la macchina era in movimento.
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I pallettoni sarebbero stati sparati dal lato guida, dove sedeva Napoli, e avrebbero ferito il conducente e raggiunto la vittima tra il volto ed il collo. Una dinamica che confermerebbe come ancora debba essere definitivamente chiarito chi fosse il vero obiettivo del sicario - così come resta un mistero il movente - non escludendo che potesse essere anche il coniuge della donna uccisa il bersaglio. Ragione per la quale inquirenti e gli investigatori della Polizia dovrebbero risentire nuovamente l'uomo nei prossimi giorni.