VIDEO | Centinaia le persone che oggi hanno visitato il veliero della Marina militare, porte aperte anche domattina. Il comandante Siragusa: «Felici di essere qui in un'occasione unica»
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«Siamo onorati di essere stati invitati dal Comune di Reggio Calabria per celebrare il cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Conosciamo il valore e il pregio di questi capolavori antichi che, come questa Nave Scuola, rappresentano un orgoglio per l’intero Paese». Così il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, comandante della maestosa Nave Scuola Amerigo Vespucci, l'Unità più anziana in servizio nella Marina Militare. Un'opera interamente italiana, costruita e allestita presso il «Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia dall’ufficiale Francesco Rotundo, in poco più di un anno, tra il 1930 e il 1931», ha raccontato il comandante Siragusa.
La Scuola e la difesa dell'Ambiente
«Abbiamo appena lasciato a Taranto gli allievi, che dopo aver concluso la parte più consistente della campagna di istruzione avviata lo scorso 2 luglio adesso si dedicheranno ad un altro addestramento. L’Amerigo Vespucci ha proseguito verso Sud il suo viaggio, assolvendo all’altro suo compito: non solo scuola galleggiante ma anche ambasciatore galleggiante di un mare da difendere. Un messaggio importante che onoriamo con l'attività di monitoraggio delle acque, svolta a bordo da ricercatori in collaborazione con l’istituto superiore di Sanità, e con la sostenibilità ambientale che pratichiamo. Abbiamo un motore sostituito nel 2015 ma soprattutto viaggiamo a vela il più possibile. Un messaggio importante che siamo impegnati a promuovere costantemente», ha sottolineato il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, comandante della Nave Scuola Amerigo Vespucci.
L'abbraccio da Crotone a Reggio
«Devo, tuttavia, riconoscere che il messaggio più bello è quello inviatoci dai calabresi che, in questi giorni di navigazione da Crotone fino a Reggio, ci hanno accompagnato con grande affetto. Viaggiando anche a bassa velocità, a 500-600 metri dalla costa, con la complicità del bel tempo, siamo stati accolti da un tripudio di barche e moto d’acqua. L’abbraccio di oggi, qui a Reggio Calabria, dove tanta gente ha sfidato il caldo per venirci a trovare, suggella questa accoglienza affettuosa e calorosa», ha sottolineato ancora il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, comandante della Nave Scuola Amerigo Vespucci.
L'Amerigo Vespucci e i Bronzi di Riace
«Il mare che sembra separare in realtà da millenni unisce i popoli e veicola cultura. Questa è anche la storia del Mediterraneo. Siamo particolarmente contenti di essere a Reggio Calabria in questa occasione così speciale in cui vengono affiancate bellezze, seppure di età diverse, come la Nave scuola e i Bronzi di Riace, in questa meravigliosa cornice che è la città di Reggio Calabria», ha concluso il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, comandante della Nave Scuola Amerigo Vespucci che a Reggio, in questo giro unica tappa in Calabria, si fermerà per un altro giorno e sarà visitabile anche domattina dalle 10 alle 13.
Centinaia solo stamane i visitatori, tra loro tante famiglie, che non si sono fatti scoraggiare dalle alte temperature e dalla fila e che con grande entusiasmo hanno visitato il gioiello della Marina Militare. Preziose la collaborazione dell'autorità portuale dello Stretto e l'opera dei volontari dell’associazione nazionale Marinai d'Italia (Anmi) che si occupano dell'accoglienza, avvalendosi anche dei locali del mercato ittico, ancora non entrato in funzione, messi a disposizione per l'occasione dal Comune di Reggio Calabria.
Sempre in mare
Domani stesso l'Amerigo Vespucci salperà alla volta di Sorrento e del Golfo di Napoli per poi dirigersi a Livorno e in seguito passare da casa a La Spezia, suo porto di assegnazione. Poi ancora a Venezia e Trieste a fine ottobre. Insomma sempre in viaggio, perché alla costanza richiama l'attuale motto della Nave: "Non chi comincia ma quel che persevera".