La nota pagina Facebook Ultras Calabria ha raccontato la disavventura di due tifosi del Cosenza di ritorno dalla trasferta a Modena: «A quell’ora non ci sono navette, ma neppure un percorso pedonale illuminato. Bisogna solo sperare di non essere investiti»
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«Noi diciamo basta e chiediamo un collegamento diretto, pedonale o ciclabile, tra l'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme e la Stazione Centrale di Sant'Eufemia».
È quanto si legge in un lungo post Facebook pubblicato dalla nota pagina Ultras Calabria che solitamente si occupa di pubblicare immagini e video delle principali tifoserie regionali. Ma in questo viene denunciata una situazione più volte segnalata dalle persone che atterrano a Lamezia Terme.
Nel post viene raccontato quanto accaduto a due tifosi del Cosenza che hanno scelto di partire il giorno dopo la partita di Modena - disputatasi sabato scorso e terminata con il risultato di 1 a 0 per i padroni di casa - da Orio con arrivo previsto a Lamezia per le ore 23:40.
«Per motivi meteo, l'aereo è giunto in ritardo oltre la mezzanotte – si legge nel post -. Una volta fuori l'Aeroporto, non vi era alcuna navetta poiché l'ultima, è fino alle ore 23:50 e non si degna nemmeno di aspettare l'ultimo volo come dovrebbe, e per giunta nessun taxi, di quelli famosi che per 2 km ti chiedono l'anima. Di conseguenza, avendo necessità di giungere alla Stazione Centrale, si sono trovati a incamminarsi sotto la pioggia, in mezzo al buio, in una strada ad altissima velocità, rischiando più volte di essere investiti».
«Questa storia non è la prima, ne abbiamo ricevute nel tempo di diverse – denuncia la pagina -. È successo in passato con ragazzi di Catanzaro, di Crotone, di Reggio Calabria (tutto documentabile) e non per ultimi gli "ospiti" che spesso vengono visti con sciarpa al collo, saltare dal ciglio della strada fino alla rotonda principale con rischi elevatissimi, per non parlare dei turisti».
«È vergognoso che per poco più di 2 km di distanza, Aeroporto e Stazione, non vi sia un marciapiede e/o una pista ciclabile che possa essere usata per chi non vuole regalare soldi a quei quattro Taxi inefficienti e privi di tassametro o per una navetta che oltre un certo orario non resta perché "chi se ne frega". Ci sono aeroporti al Nord, vedi Bologna o Pisa, che permettono l'uso di bici elettriche, con distanze più lunghe della nostra, o comunque corsie ecologiche e pedonali senza rischi per nessuno», si legge ancora nel post.
La pagina conclude con due domande: «Dobbiamo aspettare il morto affinché venga fatta luce su questa situazione? Dobbiamo costringere chi giunge in Calabria ad avere poche alternative e a presentarci già in questa sporca maniera?».
Del post, dove anche la nostra testata è stata taggata, viene chiesta la massima diffusione affinché arrivi «al nostro Presidente dalla Regione, Roberto Occhiuto, per muovere qualcosa nella giusta direzione. Lo merita la Calabria e lo meritiamo tutti noi». E che «la Regione Calabria, la Provincia di Catanzaro competente, il Comune interessato di Lamezia Terme (Paolo Mascaro) non restino fermi. Anche Comuni limitrofi non competenti in nessun modo (vedi Gizzeria) che possano aiutarci in tal senso. Noi non ci fermeremo».