L'episodio è avvenuto nella notte sulla SS18 con il dispositivo completamente annerito dalle fiamme. Al centro di molte polemiche tra i cittadini nei giorni scorsi ha registrato l'intervento del comandante della polizia municipale
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L’autovelox, che tanto aveva fatto discutere in questi mesi, collocato nella SS18 tra Palmi e Gioia Tauro, presumibilmente nella notte, ha preso fuoco. Da stabilire la matrice, ma sono evidenti ad occhio nudo, i segni che hanno lasciato le fiamme. Il dispositivo è completamente annerito dalle bruciature e non si sa se al momento nelle condizioni impietose in cui si trova possa svolgere il proprio compito.
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Per chiarire origine e dinamiche dell’episodio indagherà chi di competenza. Di sicuro l’impianto elettronico è stato al centro di un aspro malcontento. In migliaia nei giorni scorsi avevano ricevuto verbali di accertamento di violazione del codice della strada. Tanti, ora, passando da quella strada e vedendo le condizioni in cui si trova l’impianto elettronico stanno pensando che si tratti della vendetta di qualche automobilista. Alcuni presumono che anche nel reggino sia arrivato “Fleximan”, il distruttore di autovelox
che sta imperversando nel Nord Italia.
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Le proteste di molti cittadini multati della Piana riguardavano il fatto che l’autovelox, nel comune di Palmi in Contrada S.Filippo, si trovasse in un rettilineo in cui, specialmente nella corsia in discesa, fosse difficile non superare il limite imposto di 50 chilometri orari. In merito alla questione era intervenuto anche il comandante della polizia locale di Palmi, Francesco Managó, che attraverso un video messaggio aveva chiarito diversi aspetti e gli obiettivi per cui era stata installata la postazione per il controllo della velocità. Adesso non ci resta che attendere gli accertamenti sul grave accaduto.