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Ladri esperti che ormai conoscono la scuola a menadito o che, forse, non è dato saperlo con certezza, la conoscevano anche prima di iniziare a vandalizzarla e a saccheggiarla regolarmente. L’istituto professionale Einaudi di Lamezia Terme non sa più a che santo votarsi.
Quasi ogni settimana, il lunedì, ci si ritrova a dovere fare la conta dei danni, a contattare carabinieri o polizia, a sporgere denuncia. Computer, macchinette, attrezzatura da cucina e dettate alimentari. La razzia è variegata. Sei mesi di furti. Sei mesi di porte rotte e vandalizzate, di saldature e spese continue per rimettere tutto a posto e doversi ritrovare, a volte dopo nemmeno una settimana, a vedere altri danni. I ladri le hanno provate tutte. Ma ormai si sono specializzati in alcune finestre esterne di cui riescono ad aprire le grate. Tanto che ci spiega il direttore dei servizi amministrativi dell’istituto professionale Einaudi a volte non vengono nemmeno fatte più delle vere riparazioni. Costa troppo.
Appelli e lettere alla Provincia affinchè si interessi della cosa sono fino ad ora caduti nel vuoto. Quello che la scuola chiede è di essere dotata di un impianto di allarme e di videosorveglianza per potersi tutelare. Da sola non ce la può fare. Le casse non sono ricche ed ultimamente per potere ricomprare o ripagare quanto rubato e danneggiato sono state sfruttate oltre il necessario.