È iniziato davanti al Tribunale collegiale di Lamezia Terme (presidente Angelina Silvestri, a latere Domenico Riccio e Salvatore Regasto) il processo scaturito dall'operazione della Dda di Catanzaro denominata Alibante contro Carmelo Bagalà (difeso dall'avvocato Pino Zofrea), Maria Rita Bagalà (difesa dall'avvocato Aldo Ferraro), Francesca Bagalà (avvocato Roberto Sorrenti), Domenico Aragona (avvocato Ortensio Mendicino), Ferdinando Aragona (con avvocato Ortensio Mendicino), Emilio Barletta (avvocato Raffaele Mastroianni), Peppino Calidonna (avvocato Salvatore Cerra), Francesco Cardamone (avvocato Ortensio Mendicino e Antonio Gigliotti), Renzo Cardamone (avvocato Vincenzo Belvedere), Antonio Cario (avvocato Ramona Gualtieri), Alfredo Carnevale (avvocato Ortensio Mendicino e Salvatore Staiano), Giovanni Costanzo (avvocato Antonio Muscimarro e Anna Mendicino), Vincenzo Dattilo (avvocato Pino Zofrea), Francesco Antonio De Biase (avvocato Giuseppina Caliò e Francesco Gambardella), Luigi Ferlaino (avvocato Raffaellina Mendicino e Pino Spinelli), Raffaele Gallo (avvocato Aldo Ferraro), Antonio Gedeone (avvocato Massimiliano Carnovale), Umberto Gedeone (Massimiliano Carnovale), Roberto Isabella (Francesco Gambardella e Massimiliano Carnovale), Giovanni Eugenio Macchione (avvocato Anna Mendicino e Antonio Gigliotti), Vittorio Macchione (Aldo Ferraro e Vincenzo Galeota), Antonio Rosario Mastroianni (avvocato Ortensio Mendicino e Antonio Muscimarro), Vittorio Palermo (avvocati Guido Contestabile e Mario Auriemma), Eros Pascuzzo (avocato Anna Mendicino), Benito Provenzano (avvocato Pino Zofrea), Alessandro Rubino (avvocato Antonio Quintieri), Antonio Pietro Stranges (avvocato Giuseppe Sardo), Maria Rosaria Virardi (avvocato Raffaele Mastroianni), Andrea Gino Giunti (avvocato Aldo Ferraro.

Riunione posizioni

Nell'odierna udienza il Collegio ha innanzitutto riunito la posizione dei due imputati Mario Gallo e Alessandro Gallo (difesi dall'avvocato Leopoldo Marchese), che avevano chiesto di essere giudicati con rito immediato, al troncone principale del processo. L'udienza è stata, quindi, dedicata alle ulteriori costituzioni di parte civile formalizzate stamane, nonché alle questioni preliminari sollevate dai difensori.

Eccezioni

Il Tribunale ha innanzitutto accolto l'eccezione dell'avvocato Ferraro sulla inammissibilità della costituzione di parte civile presentata nei confronti dei suoi assistiti da due delle persone offese che avevano chiesto di costituirsi verso tutti gli imputati del reato di associazione mafiosa, e non solo per il reato che li vedeva persona offesa. Sono state poi mosse eccezioni sulla improcedibilità dell'azione penale nei confronti di Vittorio Macchione (avvocato Aldo Ferraro), sulla nullità del decreto dispositivo del giudizio per genericità di un capo di imputazione (avvocato Anna Mendicino), sulla nullità della richiesta di rinvio a giudizio per omessa notifica dell'avviso di udienza preliminare ad una delle persone offese (avvocato Ferraro), sulla nullità del decreto dispositivo del giudizio per incompatibilità del giudice dell'udienza preliminare (avvocato Ferraro), sulla nullità del decreto dispositivo del giudizio per mancanza di una notizia di reato (avvocato Ortensio Mendicino).

Il Tribunale si è quindi riservato di decidere su tali eccezioni, rinviando il processo al 5 settembre presso l'aula bunker di Catanzaro, riuscendo così a conciliare l'elevato numero delle parti processuali e dei difensori impegnati, con le esigenze sanitarie che comunque richiedono spazi più ampi. Alla prossima udienza si procederà quindi con la formulazione delle richieste di prova, tanto da essere state calendarizzate le data del 8, 13 e 15 settembre per l'inizio dell'attività istruttoria