VIDEO | Esperti e professionisti a confronto per capire come porre un freno a un fenomeno ormai dilagante. I dati sono stati snocciolati dal presidente dell'associazione Mondiversi: «A essere uccise sono soprattutto le donne con età superiore ai 65 anni»
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A Corigliano Rossano, si è tenuto un seminario dedicato all'analisi approfondita sui fenomeni del femminicidio e della violenza di genere. L'evento ha ospitato voci importanti tra cui Antonio Gioiello, presidente dell'associazione Mondiversi che ha sottolineato la cruciale necessità di porre l'attenzione e la formazione su questo tema, considerandolo una priorità ineludibile della nostra società contemporanea. In un contesto in cui i dati allarmanti riguardanti donne vittime di violenza restano purtroppo costanti, l'impegno nell'affrontare questa piaga sociale si pone come un dovere imprescindibile per tutti.
«Ogni giorno assistiamo a cronache in cui le donne vengono maltrattate o uccise, oppure sono vittime di violenza sessuale», ha dichiarato il presidente, sottolineando la necessità di approfondire ciò che si cela dietro questi fenomeni, evidenziando l'aspetto culturale come fondamentale nell'origine degli stessi. Attraverso una ricerca durata cinque anni e documentata nel suo libro "Il femminicidio in Italia" pubblicato da Armando Editori, Gioiello ha rivelato alcuni dati sorprendenti. «Mi sono accorto di tante cose che non immaginavo, come per esempio il fatto che la fascia di età più coinvolta nei casi di femminicidio è quella delle donne con età superiore ai 65 anni», ha affermato. Inoltre, ha evidenziato che la Calabria presenta dati allarmanti in termini di casi di femminicidio, superando la media nazionale.
Tuttavia, il presidente Gioiello ha specificato che il fenomeno non è circoscritto a una particolare area geografica: «Questo non è un fenomeno che riguarda solo il Sud, né il Nord. La regione con il più alto indice di femminicidi in Italia è il Trentino, una realtà che sfida le aspettative geografiche». Questo dimostra che non ci sono differenziazioni geografiche, socio-culturali o di status economico in questo fenomeno. Riguardo all'importanza della formazione, Gioiello ha evidenziato una carenza significativa. «Anche le università hanno trascurato di approfondire questo tema nelle varie discipline», ha dichiarato. Questa mancanza di approfondimento riguarda non solo le scienze umane, ma anche giurisprudenza e medicina. Pertanto, secondo Gioiello, è fondamentale inserire nei programmi accademici un adeguato approfondimento sulla violenza di genere. «In mancanza di una formazione adeguata all'interno delle istituzioni accademiche, la società civile, le associazioni e gli enti pubblici devono farsi carico di sviluppare percorsi formativi, evidenziando la necessità di coinvolgere sia coloro che già operano nel settore, sia i nuovi laureati che si avviano alla professione».
Il ruolo degli assistenti sociali
Il seminario ha quindi posto l'accento sull'importanza di continuare a sensibilizzare e formare su questa tematica cruciale per promuovere una società più equa e consapevole. Uno ruolo importante viene svolto dagli assistenti sociali. Sergio Pascuzzo, consigliere regionale dell'Ordine professionale, ha rimarcato come la fragilità estrema delle persone nel loro percorso di vita richieda delle competenze tecniche. Si tratta di gestire casi umani il che necessita professionalità e una passione straordinaria. Nel vasto territorio di Corigliano - Rossano, le problematiche sono numerose e complesse. Gli assistenti sociali non mirano solo a intervenire nelle emergenze, ma a lavorare attivamente per la prevenzione. Una singola parola, nel giusto contesto, può risolvere situazioni che altrimenti potrebbero diventare traumatiche o fragili. L'impegno dell'Ordine non riguarda solo le competenze, ma soprattutto la consapevolezza sociale e la capacità di prevenire, supportare e guidare in un percorso di vita più sicuro e dignitoso per tutti. Nicoletta Bauleo, presidente dell'Ordine degli avvocati di Castrovillari, promuove la sensibilizzazione per erigere una cultura che elimini la violenza di genere. Ha osservato l'importanza di seminare valori come libertà, rispetto e parità di genere, affermando che c'è ancora spazio per migliorare. Il noto legale ha ribadito come non solo il legislatore abbia responsabilità, ma l'intera società - famiglie, scuole, centri di aggregazione - deve essere coinvolta. Si evidenzia la necessità di un'azione preventiva, poiché spesso le leggi intervengono dopo il danno. L’avvocato Bauleo sottolinea la necessità di una rivoluzione sociale di base affinché il legislatore possa intervenire in modo più efficace contro la violenza di genere.
Pronto Intervento Sociale a Corigliano Rossano: un rifugio per l'emergenza
La dottoressa Angela Lento ha rilasciato dati rilevanti sul Pronto Intervento Sociale attivato dalla Cooperativa Sociale Sinergia e Cooperativa Solidale, in servizio dal mese di agosto a Corigliano Rossano. Questo servizio, gestito per il Comune, si concentra sulle urgenze e le emergenze, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, garantendo interventi notturni. Affronta situazioni di estrema emergenza come abbandono, maltrattamento o paura, spesso non risolte prontamente. Gli interventi hanno coinvolto diverse fasce vulnerabili della società, con oltre 50 casi gestiti in due mesi, tra cui anziani soli, senza dimora e vittime di tratta. L'importanza di interventi mobili evidenzia la necessità di raggiungere anche le situazioni più silenziose, sottolineando l'urgenza di un supporto continuo per affrontare il disagio sociale. Presenti anche personalità del mondo politico istituzionale: Pasqualina Straface, consigliere regionale, Alessia Alboresi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Corigliano Rossano. Tra gli ospiti il sostituto procuratore del Tribunale di Castrovillari Valentina Draetta, e rappresentanti dell’associazionismo e del mondo forense.