Mattinata da incubo quella di sabato scorso per centinaia di pazienti davanti agli uffici ticket del Policlinico Dulbecco di Catanzaro. All'orario di apertura gli sportelli sono rimasti chiusi e subito si è sparsa la voce di un non meglio precisato sciopero. Tra gli astanti persone provenienti anche da lontano in attesa di analisi di routine, ma anche tanti soggetti fragili: anziani, disabili in carrozzina, persone con l'ossigeno e pazienti oncologici bisognosi di esami per prossimi interventi chirurgici.  

Tra costernazione, rassegnazione e rabbia qualcuno ha chiamato i carabinieri, minacciando forme di protesta più forti. I militari sono saliti a parlare con un medico responsabile e poco dopo gli sportelli hanno cominciato a servire la gente, in attesa da ore. Nessuno ha chiarito i motivi dell'astensione a questo punto arbitraria dal lavoro. Non c'erano comunicazioni scritte né sono state fornite in forma verbale.

Anzi qualcuno ha provato a giustificare il pesante disservizio col malessere di un addetto agli sportelli. Tutti e quattro invece sono rimasti drammaticamente sbarrati. Per la Dulbecco è una fase di partenza molto delicata di cui i vertici regionali e cittadini - dopo l'improvviso disimpegno del commissario La Regina - sono chiamati ad occuparsi. Con urgenza e massima serietà