Primo ricordo pubblico di Carmelo Pujia, scomparso nel 2022 a 94 anni e calabrese che come pochissimi altri ha incarnato la Politica con la maiuscola. Riferimento inossidabile della Dc andreottiana tra gli anni '70 ed '80, Puija ha avuto un carisma politico unico non solo nel partito scudocrociato ma anche tra gli avversari.

A ripercorrere le tappe, nella sala verde della Cittadella regionale di Catanzaro - città feudo spesso invalicabile - anche Pier Ferdinando Casini, ex democristiano e presidente della camera dei deputati. «Eravamo seduti assieme in Parlamento, avevamo le seggiole vicine anche se non me lo spiego visto che i nostri cognomi erano distanti, la C e la P; capitammo assieme vivendo 5 anni in quel momento in cui c'era gran battaglia».

«Io non sono mai stato nella corrente di Carmelo Puija - ammette con la sua solita schiettezza Mario Tassone, già sottosegretario, viceministro e vicepresidente della commissione antimafia - anche se avevamo un rapporto intenso; ma lui mi ha insegnato tante cose».

Puija ha spesso messo d'accordo linee di pensiero molto distanti ed a testimoniarlo in un libro a lui intitolato è Michele Drosi, giornalista, scrittore ma soprattutto militante Pd. «Non sono mai stato un democristiano  - ha detto ai nostri microfoni l'ex presidente provinciale del partito democratico ed ex sindaco di Satriano - ed avevo di Puija una considerazione di uomo di potere con un tratto clientelare; frequentandolo ho visto una persona semplice, umile, molto disponibile al confronto, tanto è vero che fu promotore delle larghe intese con i comunisti in provincia di Catanzaro».

Nella sala della cittadella tantissimi esponenti, anche di destra, di quelle stagioni politiche quando Puija cominciò a scalare i gradini della carriere politica passando da presidente della Provincia ad assessore regionale e da qui a deputato, facendo il sottosegretario in tre governi differenti, Goria, De Mita e l'"amato" Andreotti. 

Presente ovviamente anche il "padrone di casa", Roberto Occhiuto: «Credo sia stato uno dei politici calabresi migliori di sempre, visto che ha saputo coniugare i bisogni del territorio con una visione di sviluppo».

Giustamente commosso il figlio Arturo, alto dirigente accademico Umg: «Oggi 5 ottobre avrebbe fatto il compleanno numero 96: aveva lasciato da 30 anni la politica attiva eppure ancora oggi raccoglie amici ed entusiasmo attorno alla sua figura».

Il ricordo di "don Carmelo" è stato moderato da Giuseppe Soluri, non tanto quale presidente dell'Ordine dei giornalisti ma come «amico personale di Puija». Tra gli altri interventi quelli del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e da remoto della sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro. Al tavolo anche il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara ed in platea Michele Traversa, ex presidente della Provincia, sindaco di Catanzaro e parlamentare ed il primo cittadino attuale del capoluogo Nicola Fiorita.