Introduzione di armi in area protetta. È questa l’accusa mossa dai carabinieri forestale del reparto Parco Nazionale della Sila nei confronti di due uomini, uno di Cosenza e l’altro di Zumpano. Durante un servizio di controllo del territorio mirato alla prevenzione del bracconaggio i militari delle Stazioni Parco di Mezzocampo-Savelli, Camigliatello, Zagarise e Cotronei hanno rinvenuto, in località Santa Barbara nel Comune di Longobucco, area questa ricadente in zona “2” del Parco della Sila, un fuoristrada con al suo interno, posizionati sul sedile posteriore due fucili da caccia con relativo munizionamento, oltre a tre cani che vengono solitamente usati per la caccia alla Beccaccia.

 

I militari hanno proceduto ad accertare la proprietà del fuoristrada e delle armi, mentre i due uomini si trovavano entrambi all’interno di un immobile nelle vicinanze dell’autovettura parcheggiata all’interno di un’area recintata. Dagli accertamenti effettuati è emerso che uno dei proprietari dei due fucili rinvenuti nell’autovettura era anche sprovvisto di licenza di caccia. I due erano intenzionati a recarsi in attività venatoria in quanto avevano con se i 3 cani da caccia, i fucili e le munizioni trasportati all’interno del mezzo, lo stessa era però parcheggiato in un’area privata recintata all’interno del perimetro del Parco Nazionale della Sila. Il trasporto delle armi, per il regolamento del Parco, è autorizzato solamente lungo le strade statali, provinciali e comunali dell’area protetta.

 

Si è pertanto proceduto al sequestro delle armi e delle  cartucce a “piombo spezzato” rinvenute all’interno dell’abitacolo e alla denuncia alla Procura della Repubblica competente di Castrovillari dei due uomini per introduzione di armi all’interno del Parco Nazionale della Sila.