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Oltre 700 vittime in 20 anni; oltre 9.000 sinistri ed oltre 24.000 feriti e, fra questi ultimi, molti con danni permanenti. È un vero bollettino di guerra il bilancio degli incidenti verificatisi sulla strada statale 106 jonica in Calabria. A tracciarlo è l'associazione “Basta vittime sulla strada statale 106” che annuncia la presentazione di una petizione al capo dello stato.
«Da sempre - si legge in un documento - una questione irrisolta per l'intera regione (attraversa 4 province e si estende per 415 chilometri), e per il Mezzogiorno d'Italia. Una “strada maledetta” - scrive ancora l'associazione - che, occorre ricordarlo, dai diversi indicatori economici analizzati consente di poter affermare che non solo uccide uomini e donne ma anche l'intera Regione Calabria: i numeri, chiarissimi, parlano di una statale 106 che collega questo territorio d'Italia sempre di più con la povertà economica, lo spopolamento (soprattutto giovanile), la perdita di comunità, l'impoverimento culturale, la perdita di modernità, la fine di ogni futuro».
Questo il motivo per cui, «l'associazione "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" ha indetto una sottoscrizione online indirizzando una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nelle sue vesti di garante dei diritti dei cittadini garantiti dalla Costituzione italiana che sono, in Calabria come in nessun altro posto della penisola, traditi, disattesi e violentati più che mai».
Con la sottoscrizione si chiede l'impegno a investire le diverse centinaia di milioni di euro da anni fermi nei Ministeri incapaci di spendere queste risorse che sarebbero vitali per una ripresa economica in Calabria ma anche per limitare l'incidentalità e la mortalità stradale.