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La Corte d'Appello di Catanzaro ha ribaltato la sentenza emessa in primo grado nel 2014 dal Tribunale di Vibo ed ha condannato gli esponenti del clan Soriano di Pizzinni di Filandari. 65 sono in totale gli anni di reclusione inflitti a sei imputati su otto. 15 anni e sei mesi al boss Leone Soriano, 10 anni e 6 mesi più 13mila euro di multa a Carmelo Giuseppe soriano, 9 anni e 6mesi a Francesco Parrotta, 10 anni e 8 mesi più 13mila euro di multa a Giuseppe soriano, 3 anni e 4 mesi e 800 euro di multa a Graziella Silipigni, 15 anni e 9 mesi a Gaetano Soriano. Assoluzioni confermate invece per Graziella D'Ambrosio e Rosetta Lopreiato.
La Silipigni è stata condannata anche al risarcimento di 3000 euro nei confronti della parte civile, il pasticciere Domenico Deodato, nonché al pagamento di 2400 euro di spese legali. La corte ha quindi riconosciuto per la prima volta, l’esistenza del clan mafioso mentre le altre accuse sono detenzione di armi, danneggiamenti ed estorsioni con l’aggravante della modalità mafiosa.