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“A me mi deve dare i soldi…cento carte e facciamo quello che volete”. Parlava così Adolfo D’Ambrosio al figlio. La frase è stata intercettata nel carcere di Cosenza il 12 marzo 2014.
‘Cento carte’ sarebbe riferito a 100mila euro. Questa è la somma cha la cosca ha chiesto per sostenere la candidatura di Sandro Principe. Per il gip “queste circostanze evidenziano l’esistenza di un legame storico tra l’intero gruppo criminale e Sandro Principe, oltre che dell’effettivo e produttivo impegno elettorale fornito nel passato in favore di quest’ultimo, in modo ‘silenzioso’, accorto, al fine di non compromettere i politici favoriti”.
I pentiti che accusano Principe - Sono tre i collaboratori di giustizia che accusano l’ex assessore regionale Sandro Principe ed ex sottosegretario di Stato. Si tratta di: Adolfo Foggetti, Pierluigi Terrazzano e Roberto Calabrese. In particolare è Pierluigi Terrazzano a raccontare di un incontro con lo stesso Principe e il fratello in occasione delle elezioni comunali di Rende del 2011. L’incontro sarebbe avvenuto alle piscine di Quattromiglia e, sempre secondo Terrazzano, i due si sarebbero dimostrati interessati a ricevere i voti della famiglia Terrazzano essendo ”ben consapevoli che noi avremmo mosso i voti della criminalità organizzata di cui facevamo parte”