L'evento ha celebrato la diversità. Tra stand gastronomici, di artigianato, musica, balli, i popoli partecipanti hanno abbattuto i muri di pregiudizi e costruito ponti di dialogo e comprensione
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Un momento per promuovere la coesione e la fratellanza tra popoli diversi, un messaggio di pace, speranza e fraternità, un passo essenziale verso un mondo migliore. Si è svolta a Gioia Tauro, domenica 6 aprile, la terza edizione della Festa delle nazionalità organizzata, con il patrocinio del Comune, dalla Parrocchia San Francesco da Paola oratorio centro giovanile Don Bosco.
Molti i partecipanti che, guidati da Don Natale Ioculano, con la presenza del sindaco Simona Scarcella e l'assessore agli spettacoli Totò Parrello, si sono immersi in un’esperienza emozionante di scoperta e incontro con altre culture. Vi erano stand gastronomici, di artigianato, arte, allestiti da rappresentanti di diverse nazioni con indosso indumenti tipici.
Polonia, Italia, Marocco, Germania, Argentina, Francia, ogni popolo ha mostrato la propria essenza. Musiche e danze tradizionali hanno dato vita a un evento di straordinaria coesione in cui si è celebrata la bellezza della diversità. Si sono abbattuti muri di pregiudizi e stereotipi, costruendo un ponte di dialogo. Persone di diverse origini hanno rafforzato i legami, consolidando un propizio senso di appartenenza.
In un mondo che attraversa un periodo di preoccupante divisione, la festa tenutesi a Gioia Tauro ha rappresentato un simbolo di come, nonostante le differenze culturali, linguistiche e religiose, gli esseri umani possano trovare un terreno comune basato sul rispetto reciproco, sulla comprensione e sulla collaborazione.