Oggi, 8 dicembre, la Chiesa Cattolica celebra la solennità dell’Immacolata Concezione. Un dogma che, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, “sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento”. 

 

Esso non va confuso con il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria, perché riguarda il peccato originale. Per la chiesa Cattolica, infatti, ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente.

 

“In vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio, dunque, piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo”.

 

La solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nella devozione cattolica, è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).

 

Tra i vari comuni della Calabria, dove la solennità dell’Immacolata è molto sentita, ricordiamo la città di Catanzaro, dove si vive nella Basilica a Lei dedicata, un’intensa e ricca giornata di fede nel ricordo di un indelebile frammento di storia antica.

 

Si tratta di un patto di filiale amore che risale al primo febbraio 1660.

 

Quel giorno, infatti, per ricordare a futura memoria il voto di fede fatto nell’anno 1641, quando la città fu preservata per intercessione della Madonna dal flagello della peste, gli amministratori del tempo giurarono «il solennissimo voto di tenere e credere che la Vergine Santa, anche nel primissimo istante della sua purissima Concezione, essere stata esentata dalla originale colpa» e nel contempo si erano impegnati a «riconoscere la Vergine Immacolata come Prima Patrona e principale protettrice della città e difendere il privilegio dell’Immacolato concepimento ‘usque ad sanguinis effusionem’, cioè fino allo spargimento di sangue».

 

Il cuore pulsante della Città così rinnova i suoi propositi di bene, per riprendere con nuova lena ed entusiasmo il duro lavoro che l’attende nella quotidianità d’ogni giorno; per risolvere le tante emergenze, che talvolta incalzano anche con inaudita drammaticità.

 

Rosaria Giovannone