In piena emergenza coronavirus, la Terra sta mandando un chiaro messaggio: l’aria, l’acqua, gli animali e le piante sono pronte a riprendersi ciò che è loro. Sta a noi decidere che futuro vogliamo
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In piena emergenza coronavirus, con questa fermata del pianeta,sembra che la natura si stia riprendendo , dopo il cambiamento delle nostre abitudini, gli spazi che un tempo le appartenevano. Le immagini che i media ci rimandano in questi giorni sono iconiche: delfini nel porto di Cagliari, cielo sulla Padania tornato limpido, mare di Napoli cristallino.
E anche le oche e le anatre che vivono nel porto di Vibo Marina hanno pensato, considerata la mancanza di traffico, di fare una bella passeggiata sul lungomare, posando per la foto di rito.
Come ha scritto Davide Donghi, siamo a un punto di svolta. In questa tragedia ci sono poche cose positive, ma la più importante è che la Terra, in questi giorni, ritorna a respirare e ci sta mandando un chiaro messaggio: l’aria, l’acqua, gli animali e le piante stanno meglio senza di noi. E quando tutto finirà , dovremo prendere atto che su questo pianeta siamo ospiti e non siamo i padroni. Anche se ci ha dato un colpo mortale, il virus ci sta comunque offrendo una possibilità. Se non impareremo dai nostri errori, sarà l’inizio della fine: malattie, inquinamento, catastrofi climatiche, guerre. Sta a noi decidere se proteggere il mondo che abitiamo o distruggerlo e, con esso, noi stessi.
Imparare la lezione da questo periodo difficile non lasciandosi sfuggire neanche il più piccolo insegnamento per un profondo cambiamento di vita, non per riprendere tutto come prima ma per ricominciare in un altro modo, più responsabile, più consapevole, più vero. Non si ritorni alla “normalità”.