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Vola alto l’assessore Francesco Russo nella sua relazione illustrativa del piano regionale dei trasporti. Forse troppo per un’Aula che produrrà in seguito un dibattito non all’altezza e spiacevolmente intriso di campanilismi e strumentalizzazioni politiche.
Cita Corrado Alvaro, la Bibbia e Rino Gaetano con il “Cielo è sempre più blu” il professore per provare a dare una speranza alla Calabria. E lo fa con un’appassionata relazione che illustra punto per punto le dieci grandi azioni che saranno come i dieci comandamenti per i trasporti regionali. Ognuna delle quali contiene dieci misure principali per un totale di cento interventi per immaginare una Calabria diversa. Ben dieci di queste sono dedicate al porto di Gioia Tauro. «Nel piano regionale del 97 non si nominava neanche, è la prima volte che il porto ha un’attenzione simile – spiega l’assessore – possiamo dire che all’interno del documento c’è un piano esclusivo per Gioia Tauro. Non si può puntare solo sul transhipment, ma diversificare e puntare al migliore utilizzo di tutta la manodopera».
L’assessore spiega all’Aula la “visione” d’insieme dei trasporti calabresi che non può che essere di sistema. E partire dalle fondamenta: la prima azione è esclusivamente dedicata alla formazione, alla ricerca e all’innovazione con un attenzione particolare per le scuole di ogni ordine e grado per arrivare alle Università. «Gli altri interventi, che saranno integrati in un sistema complessivo, riguardano - ha detto Russo - sia le infrastrutture sia i servizi e, in particolare, lo sviluppo delle aree urbane, la promozione in efficienza ed efficacia dei servizi di mobilità dei passeggeri, la semplificazione, la sicurezza e la legalità».
Un piano che punta ad essere innovativo o 3.0, per dirla con l’assessore. «Non solo un Piano delle infrastrutture, ma anche una capacità di leggere i grandi momenti storici della Calabria, per riportarla e recuperare quel che aveva al centro del Mediterraneo. Il Sud è disconnesso non solo con il resto dell'Italia, ma anche con lo stesso Sud. Non è accettabile che non ci siano servizi di qualità e che dalla Calabria non sia possibile raggiungere nessun Paese dell'area del Mediterraneo senza prima raggiungere un aeroporto del Nord».
Significativa, poi, l'azione 7, rubricata "Offerta infrastrutturale nodale e lineare", all’interno della quale assume centralità la statale 106, in particolare per quel che attiene il tratto tra Catanzaro Lido e Reggio «che non è riconosciuta rete europea, e che rischia di essere declassata, considerando che non c’è l'obbligo di rispettare gli standard di livello europei». Russo ha informato l'Aula dei contatti già avviati con Bruxelles, «con proposte precise, per ottenere un riconoscimento che ci consenta di accedere ai finanziamenti europei per l'ammodernamento e il rispetto degli standard di sicurezza».
All’interno dell’azione 5 sono poi contenute le misure per promuovere lo sviluppo economico della Calabria e la crescita del PiI, connesse al sistema logistico e al sistema portuale, attraverso uno sforzo proteso alla specificazione della portualità della Regione, intervenendo attraverso anche l’adozione di un Piano operativo per i porti, e valorizzandoli come ruolo chiave nella logistica di accesso via mare alla Calabria.
Attenzione poi alle esigenze diversificate dal territorio, con misure specifiche per la città metropolitana di Reggio, le aree interne e i parchi. L’assessore, poi, non si tira indietro neanche quando gli viene chiesta una data per l’approvazione finale dopo il passaggio preliminare in Aula. «Ci impegneremo al massimo per arrivare alla delibera finale entro il dicembre 2016».
Nessun rischio Puglia
La seduta del Consiglio regionale interamente dedicata ai Trasporti si è doverosamente aperta con un minuto di raccoglimento per le vittime dello scontro tra i treni avvenuto tra Corato e Andria.
L’assessore Russo interrogato sulla questione sicurezza in Regione, anche per quanto riguarda i tratti gestiti da Ferrovie della Calabria, ha specificato come il problema non si il binario unico «presente anche nelle reti ferroviarie più moderne d’Europa e degli Stati Uniti», ma nel tipo di controlli. Sulla linea Jonica – ha assicurato – i controlli sono automatizzati per cui il rischio di una collisione come quella degli scorsi giorni in Puglia non è immaginabile. I consiglieri dell’opposizione, tuttavia, hanno chiesto di alzare al massimo il livello di vigilanza.
Il dibattito
Forse fiaccati dall’afa e dal blackout che ha ritardato l’inizio dei lavori, i consiglieri regionali si sono fermati ad un dibattito piuttosto evanescente, con picchi regalati solo dalla necessità di marcare posizioni politiche.
E se il presidente della Commissione “Ambiente” Bevacqua si è naturalmente detto soddisfatto per il lavoro fatto dal suo organismo insieme all’assessore Russo «che regala alla Calabria uno strumento che si aspettava da 20 anni», una soddisfazione generale è stata espressa da tutti i consiglieri di maggioranza che hanno tributato un vero e proprio elogio pubblico all’assessore Russo.
Soltanto Guccione, ieri l’unico oppositore in Aula (anche perché Flora Sculco non è stata presente) ha ammonito: «il Piano è un insieme di interventi senza una scala di priorità. Un grave errore perché la politica deve assumersi la responsabilità di fare delle scelte».
Dai banchi miseramente vuoti dell’opposizione, Esposito (Ncd) ha espresso apprezzamento per il lavoro della giunta, mentre Alessandro Nicolò ha sottolineato la necessità di prevedere interventi più efficaci per la Città metropolitana di Reggio Calabria e per l’Aeroporto dello Stretto. Ad affondare il colpo soltanto il capogruppo della Cdl Francesco Cannizzaro che ha chiaramente detto «state facendo soltanto filosofia e la maggior parte degli interventi li avete copiati da quelli della precedente giunta».
Le conclusioni di Oliverio
Abbastanza per innescare la reazione del governatore che ironizzato: «C’è un vezzo in quest’Aula che ormai fa sorridere. Quello che va male in Calabria è frutto di questo anno e mezzo della nostra amministrazione. Se c’è qualcosa di positivo, invece, lo abbiamo ereditato dal passato».
Ed, invece, per il governatore è questo il momento del cambio di passo. Dopo una normale fase di approfondimento «stiamo ridando al Consiglio il giusto ruolo di programmazione del futuro. Oggi lo facciamo con il Piano dei Trasporti per poi passare al sistema dei rifiuti e alla legge Urbanistica».
E poi la staffilata alla precedente amministrazione «Un piano era stato studiato ma mai discusso o approvato. Chiederei all’opposizione però di riferire quanto è costato alla Calabria. Il lavoro dell’assessore Russo oltre ad essere prezioso e a fornire alla Regione un modello prezioso di sviluppo è anche a costo zero grazie alla sua determinazione, alla sua passione e alla sua abnegazione».
Un aeroporto per ogni quartiere?
Non è mancato il momento surreale neanche durante la seduta di ieri. Ad introdurlo ci ha pensato Orlandino Greco immaginando un aeroporto per la Sibaritide e lanciandosi in un azzardato paragone tra la Calabria e la Florida, contando anche sulla sponda di Aieta. A riportare nei ranghi la discussione, il caustico Cannizzaro: «Pensate a far funzionare quelli che ci sono. A Reggio, ad esempio, l’Aeroporto dello Stretto sta per chiudere».
Il governatore ha evitato di entrare nel merito, ma ha chiaramente confermato l’intenzione della sua giunta di puntare sull’aeroporto internazionale di Lamezia «rafforzando i collegamenti dello scalo con il resto del territorio, specialmente al sabato e alla domenica».
Riccardo Tripepi