Ok, Lucio Presta è il manager dei vip. C’ha pure la moglie bella. Scarsa, ma bella. E quindi cosa c’entra con la politica? Forse tutto, forse niente. Tutto all’epoca di Matteo Renzi, niente – in teoria – nell’ultima roccaforte della sinistra storica calabrese. Chiaro, Lucio Presta è legittimato a presentarsi foss’anche a Katmandu, figurarsi nella sua città natale. Quello che però suona davvero male è - come al solito – il Partito Democratico. Che con la benedizione urbi et orbi della candidatura di Presta scompare definitivamente dalle scene della politica dei territori.

 

In un’intervista rilasciata a Maurizio Costanzo qualche tempo fa, il manager dei vip è stato chiaro: lui la politica non sa manco cosa sia. Ecco alcune profondissime banalità: “Mi piacerebbe sentire spesso la parola Noi e non Io”. “Dobbiamo risentir battere il cuore di questa che è la città più internazionale della Calabria”. “Cosenza ha due mari, due altipiani a pochi chilometri”. “Mi avvalgo di uno staff leggero ma che serve a confrontarsi con velocità nelle decisioni”. “Voglio arrivare a chi è deluso dalla politica”. “Bisogna conservare per l’età adulta due cose importanti: i sogni e i nemici”.

 

La domanda, dunque, è questa: possibile che Enza Bruno Bossio&company non siano capaci di esprimere un nome diverso? Magari un nome di partito? Un nome “rossoblu”?

 

E siccome questo nome non è stato trovato, è evidente che il Pd a Cosenza ha fallito prima ancora di iniziare. Non solo perché le primarie non sono state neanche considerate, ma soprattutto perché ciò significa che non c’è nessuno all’altezza del compito. Un aspetto forse assai più grave, che testimonia senza giri di parole la sconfitta – nei numeri e negli impegni – dei democratici. La gente che lavora per il territorio è in genere orgogliosa di portare avanti un sindaco che sia diretta espressione, appunto, di quel lavoro. A Cosenza, invece, l’unico dovere di squadra è stato solo quello di far cadere Mario Occhiuto.

 

Ahi voglia che la Bruno Bossio commenti ogni due per tre l’importanza di Presta in virtù di un misconosciuto “ampio respiro” e di “leadership oltre confine”.

 

Presta è manager dei vip, mica alto ufficiale dell’Onu o presidente della Apple o primo uomo sulla Luna. Al massimo, sul palco di piazza dei Bruzi, ci porterà Valeria Marini. Tutt’al più Virginia Raffaele che imita Jole Santelli.