E poi diventi mamma. E il Natale ha un altro sapore, ti stupisci a sentire il tuo cuore battere più forte all'idea del suo stupore, la sua meraviglia.
Incarti ogni singolo regalo col cuore in gola e nascondi tutto accuratamente perché dovrà credere che sia il vecchio panciuto rosso (non il Gabibbo) a farle la sorpresa.

 

Avrai acquistato uno stipendio di regali perfetti. Non avrai pensato nemmeno un attimo che ogni regalo durerà quanto la carta con cui è stato incartato. Lei ti avrà detto, indicando cosa voleva assolutamente in quel momento: per fabooooòle.
E tu penserai: Ha detto "per faboooòle" glielo DEVO prendere.
E sospetti che quel regalo prenderà polvere ma non ti importa. Natale è regalare al sangue del tuo sangue ciò che crede di desiderare.

 

Poi vai dal cinese vicino casa. Vedi una strana mucca morbida del tuo colore preferito che costa meno di dieci euro. È davvero kitsch ed ha gli occhi che non hanno ancora deciso da quale lato guardare contemporaneamente.
Ti dici "ma si, prima che arrivi babbo Natale glielo posso pure fare sto regalino".

 

E quel momento verrai catapultata in Shining di Stanley Kubrick. Solo che invece del triciclo il tuo pargolo cavalcherà una mucca pazza e strabica. E non la lascerà nemmeno per andare a dormire. Dovrai parcheggiarla di fianco alla sua culla altrimenti grida.
E tu penserai intensamente alla soffitta strapiena di regali blasonati, perfettamente consapevole che non saranno assolutamente apprezzati. Anzi. Che saranno meno interessanti della carta regalo stessa. Ma sei mamma. Ed anche questo, ormai, è Natale. Muuuuh!