VIDEO | Dal 30 agosto al 1° settembre prima tappa fuori salone del prestigiosissimo salone veronese. Occhiuto e Gallo: «Segno che la Calabria si è costruita una reputazione solida». In Cittadella anche Gianni Bruno, exhibition manager di Vinitaly
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Al 12° piano della Cittadella di Catanzaro la Regione Calabria ha presentato la prima edizione di Vinitaly and the city-Calabria in Wine.
Da domani venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre si tiene infatti a Sibari, frazione di Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza, una kermesse per certi versi storica, perché si tratta della prima volta in cui il celebre salone internazionale del vino di Verona si sposta fuori dalla città veneta.
L'evento è frutto dell'intesa tra Regione Calabria e Veronafiere Spa, con la collaborazione dei parchi archeologici calabresi e l'organizzazione di Arsac. Il luogo iconico vuole ricordare il primissimo approdo nella penisola italica del gustoso nettare d'uva attraverso le prime colonie greche che s'insediarono nel futuro alto Jonio cosentino, la terra degli Enotri.
Al tavolo della conferenza stampa la moderazione è stata del giornalista specializzato Paolo Massobrio il quale ha offerto gli assist per gli interventi dell'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo, della commissaria Arsac Fulvia Caligiuri, del direttore del Parco archeologico di Sibari Filippo Demma e dell'Exhibition manager di Vinitaly Gianni Bruno mentre il presidente della giunta Roberto Occhiuto ha tratto le conclusioni.
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Tre serate fitte
Nutrito e composito il programma della tre giorni per una iniziativa in cui si fondono i sapori e la storia. Domani sera di comincia con il wine-talk "Calabria le tre C: Cosenza Crotone e Catanzaro" condotto dall'enologa Sissi Baratella mentre nella zona Isola della biodiversità di terrà il laboratorio "Alla ricerca del vino autoctono calabrese" con Fabio Petrillo, Marcello Bruno e Vincenzo Roseti. Nell'area Masterclass "Da Lamezia alla Costa degli Dei: la rinascita dello Zibibbo calabrese ed il Magliocco canino" con lo stesso Massobrio e la sommelier Francesca Oliverio. Un programma senza interruzioni che ogni sera, dalle 19 fino a tardi, prevede un intenso susseguirsi di eventi fino agli ultimi appuntamenti di domenica, con il wine talk "La Calabria e la sua anima bianca autoctona" (Baratella), il laboratorio "Analisi sensoriale delle uve" (Bruno e Petrillo) e la masterclass "I tesori di Calabria: viaggio nei nostri autoctoni" con Roberto Donadini presidente nazionale Fisar.
Collettive e vini
All'interno del parco ci saranno 5 collettive: Gambero Rosso, Le Donne del vino, Radici del sud, Pescara Abruzzo Wine, Anteprima bio&dynamica &more Merano Winefestival 2024 con le aziende del territorio Prosecco. Previsti anche due stand internazionali, Wine Visione by Oper Balkan con vini di Macedonia, Albania e Serbia; e il Concours Mondial de Bruxelles con cui la Calabria collabora in vista della sessione rosé di Cirò nel 2026.
A Sibari grandi protagoniste le numerose cantine calabresi di tutto il territorio: Gaglioppo di Cirò, Magliocco dolce delle Terre di Cosenza, Magliocco canino di Lamezia e Vibo, Nerello di Reggio, Greco nero, Graco bianco, Mantonico, Pecorello, Zibibbo, Guarnaccia bianca e Malvasia.
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Onorati della scelta
«Siamo la prima regione d'Italia ad ospitare il Vinitaly and the city itinerante e ne siamo onorati - ha detto Occhiuto - perché è un'opportunità preziosa nella promozione turistica del territorio col Parco di Sibari in vetrina perché si tratta di una perla della nostra Calabria meravigliosa».
Esperienza da ripetere
«Se Vinitaly bagna da noi l'esordio dell'esperienza itinerante - ha fatto eco Gallo - significa che la Calabria si è costruita una sua autorevole reputazione nel settore enologico, non solo per la qualità dei vini ma anche per la professionalità dei suoi imprenditori vitivinicoli. Una nuova lettura del nostro patrimonio che puntiamo a ripetere anche nei prossimi anni».
Storia ed enogastronomia
«È un'idea meravigliosa che abbiamo tradotto in realtà - ha aggiunto la Caligiuri - grazie alla lungimiranza di Occhiuto e Gallo. Vogliamo incrociare tradizioni, cultura, storie ed enogastronomia, grazie a diversi chef che si alterneranno nel corso della tre giorni. Una location meravigliosa ed un grande lavoro di squadra, sperando il meteo ci dia una mano».
Partner ideale
«Il vino è portatore di valori, cultura, sostenibilità e promozione delle economie dei territori in chiave di turismo slow - ha detto Bruno - e la Calabria è la regione ideale perché dopo i recenti successi a Verona si è candidata per ospitare questa prima tappa fuori salone in un palcoscenico incredibile».