Ad Acri, nel cosentino, la vigilia di Natale è stata illuminata da un'iniziativa ricca di amore, solidarietà ma soprattutto amicizia. Le associazioni Atlas Acri - C5 e "Giuseppe Reale nel Cuore" si sono infatti unite per organizzare una raccolta fondi speciale, dedicata a sostenere Pierpaolo Caruso, un giovane acrese colpito dalla sclerosi multipla e che nelle scorse settimane ha lanciato un appello e una campagna denominata "Aiutatemi a curarmi dalla sclerosi multipla", attraverso la piattaforma di crowdfunding GoFundMe. I fondi raccolti serviranno al 39enne per recarsi negli Stati Uniti, per sottoporsi a delle cure innovative.

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La notizia della raccolta fondi ha catturato l'attenzione e l'affetto di numerosi cittadini che si sono riversati in piazza Sprovieri per partecipare a questo gesto di generosità, attraverso l'acquisto di alcune "tessere" che danno la possibilità di partecipare ad una riffa con in palio dei premi offerti da due attività commerciali di Acri. 

«Da tre anni a questa parte non ci occupiamo solo di calcio a 5 - afferma ai nostri microfoni Giuseppe Siciliano, uno degli organizzatori dell'evento e membro dell'Atlas Acri C5 -, quando possiamo contribuire nel sociale non ci siamo mai tirati indietro ma soprattutto lo facciamo con orgoglio e cuore. Insomma - dice Siciliano -, ci divertiamo con lo sport ma  quando possiamo cerchiamo di fare anche del bene».

In piazza, insieme ai volontari delle due associazioni, anche lo stesso Pierpaolo Caruso che, attraverso il nostro network, ha voluto lanciare un messaggio di ringraziamento indirizzato a tutti coloro i quali si sono mobilitati per sostenere la sua causa. «Ringrazio i ragazzi dell'Atlas Acri e dell'Associazione "Giuseppe Reale" per la splendida iniziativa di oggi - afferma - ma più in generale il mio grazie va a tutte quelle persone che mi stanno dimostrando affetto e vicinanza in questo momento della mia vita. La mia città si è dimostrata ancora una volta sensibile e si è stretta a me, dandomi non solo un supporto economico, ma soprattutto calore e coraggio».  Un messaggio, carico di gratitudine e speranza, con Pierpaolo che si pone anche un obiettivo futuro: «Il mio primo passo è ovviamente quello di curarmi - dice -, poi vorrei fondare un'associazione per aiutare chi si trova nella mia stessa situazione».