Problemi fiscali per una delle società che avevano vinto la gara di sorveglianza degli uffici utilizzati dalla giunta. Il ricorso di una ditta concorrente fa emergere le contestazioni dell’Agenzia delle entrate: la Cittadella ora dovrà scorrere la graduatoria
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Non è proprio tutto da rifare, ma il risultato della gara da quasi 4 milioni di euro è annullato. L’appalto è quello che ha assegnato i “servizi integrati di vigilanza armata e di manutenzione impianti di sicurezza e controllo accessi per gli immobili in utilizzo alla giunta regionale”. Una partita aggiudicata per 3,9 milioni di euro (e per tre anni) al raggruppamento temporaneo di imprese formato da La Torpedine (capogruppo), Issv spa (mandante) e Vigilanza Codis (mandante). La cifra in gioco è, almeno in linea teorica, addirittura superiore, visto che il bando – che aveva una base d’asta di 4,8 milioni di euro ed è stato aggiudicato con un ribasso di quasi il 20% – prevede l’eventuale rinnovo dei servizi per 36 mesi.
La vigilanza degli immobili si sviluppa su quasi tutto il territorio regionale: Cittadella e Comalca a Catanzaro, gli uffici di via Modena a Reggio Calabria, a Cosenza quelli di Vaglio Lise, dell’ex Inapli e di viale della Repubblica. E poi via Corridoni a Crotone e l’ex Corap di Vibo Valentia.
La graduatoria, secondo quanto stabilito da un decreto dello scorso 12 marzo, dovrà scorrere: l’atto firmato dalla Stazione unica appaltante esclude dalla gara La Torpedine per una serie di segnalazioni dell’Agenza delle Entrate legate alla posizione di Issv (International security service vigilanza). Tutto nasce da una Pec inviata dallo studio legale Alberti nell’interesse di uno dei concorrenti alla gara, il raggruppamento temporaneo di imprese Sicurtransport/Cosmopol vigilanza srl.
Il 4 dicembre 2023 gli avvocati segnalano che l’Asp di Catanzaro aveva, una decina di giorni prima, annullato l’aggiudicazione di una gara disposta a favore delle due società per via di alcuni problemi riguardanti la certificazione della regolarità fiscale della Issv. Nella segnalazione dell’Agenzia delle Entrate di Roma «venivano segnalate numerose violazioni non definitivamente accertate». Parte così il meccanismo che porta alla revoca dell’aggiudicazione.
Per gli uffici della Regione dalle certificazioni «non risulta» che Issv «abbia ottemperato ai suoi obblighi pagando le imposte, né si evince che abbia provveduto a pagare integralmente i debiti né tantomeno che il pagamento o l’impegno a estinguerli si siano perfezionati anteriormente alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte». Insomma, al momento della partecipazione alla gara la posizione fiscale della società non sarebbe stata inattaccabile. E la certificazione trasmessa alla Sua dall’Agenzia delle Entrate avrebbe confermato la situazione spingendo gli uffici della Cittadella regionale a revocare l’aggiudicazione della gara milionaria: ora si procederà allo scorrimento della graduatoria.