Presso l’Istituto di istruzione superiore di Vibo Valentia stamani si è tenuta l’inaugurazione dell’azienda agraria “I giardini di Persefone”. Si tratta di un’area annessa all’istituto tecnico agrario, indirizzo Agraria, Agroalimentare Agroindustria, articolazione Gestione Ambiente e Territorio. Un altro “fiore all’occhiello” di cui si è dotata la scuola, che ha trovato realizzazione e per volontà del relativo personale docente e, soprattutto, per la determinazione della dirigente scolastica, Maria Grazia Gramendola, che ne ha favorito e seguito l’intero iter progettuale e attuativo, riuscendo a coinvolgere e catalizzare tante professionalità interne. La cerimonia di cui trattasi è iniziata in aula magna, con la proiezione di un video concernente il sito su cui insiste l’Azienda, il tutto nell’ottica di preparare i visitatori al percorso da espletare in esso.

La giornata di inaugurazione

La giornata, iniziata nell'aula magna, ha vantato la presenza di diversi dirigenti scolastici, insegnanti, studenti. La preside Gramendola ha voluto specificare le ragioni legate alla nascita della neo-struttura agraria nonché le speranze didattiche e formative in cui si confida.

Sulla denominazione della struttura, che rievoca il mito di Persefone, la dirigente ha voluto specificare: «Il mito che appartiene a questa terra, a Hipponion, sub colonia locrese nel periodo magno-greco, vuole che Persefone ritorni in primavera e in estate sulla terra, lasciando Ade e il regno dei morti, per soggiornare con la madre Demetra, nelle stagioni in cui la terra produce messi ed è rigogliosa. Come Persefone noi proviamo a resistere, a creare, a prenderci cura di questa terra perché sia rigogliosa e, al tempo stesso, palestra di vita e competenze per i nostri studenti. Questo territorio va curato, va assistito e, nel nostro piccolo, speriamo di formare coloro che sapranno fare tutto ciò. Per noi si realizza un sogno, che sembrava lontano, inarrivabile, tortuoso, imbevuto di beghe burocratiche e ostacoli, ma resilienti come Persefone, insieme, siamo riusciti a centrare l’obiettivo».

Ringraziamenti sono giunti all’indirizzo di quanti hanno contribuito alla realizzazione del progetto, in particolare i docenti dell’indirizzo di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria nonché chi ha collaborato all’acquisto delle attrezzature e mezzi agricoli con il finanziamento Pon Fesr Green.

Studenti protagonisti

La parola è poi passata ai discenti delle classi coinvolte, veri protagonisti di tale fase e che hanno di fatto funto da relatori.

L’alunno Greco (terza classe indirizzo tecnico agrario) ha illustrato in particolare quali saranno le coltivazioni arboree, mettendo in evidenza su come tra di esse sia stata riservata opportuna considerazione all’uliveto, punto di forza dell’agricoltura calabrese, che conterrà una ricca varietà di specie e, di conseguenza, consentirà oli di gusti e caratteristiche particolari e distinti.

Interessante l’idea di costituzione di un’oasi apistica, che, come ha ben detto il medesimo studente, servirà per creare un habitat favorevole allo sviluppo delle api, che, com’è noto, sono di fondamentale importanza nel mantenimento dell’equilibrio eco-sistemico.

Ha poi relazionato Tommaso Alessandria (classe terza geometri), che si è soffermato sulla parte relativa ai rilievi tecnico-progettuali dell’intera zona da destinare alle pratiche culturali e per la quale attività, come ha precisato, sono stati utilizzati metodi assolutamente innovativi e di non facile attuazione, che permettono lo studio delle aree senza recarsi in loco e che prevedono solo una verifica successiva.

Ginevra Ierulli (quarta G Grafica e Comunicazione) ha indicato che il ruolo come grafici nel progetto dell’azienda agraria è stato quello di creare un concept grafico, un’immagine che desse l’idea del Giardino e di Persefone e conducesse a un logo in grado di identificare e diventare segno distintivo e riconoscibile dell’Azienda Agraria. L’alunna ha analiticamente specificato che sono stati scelti il simbolo del melograno perché rappresenta la vicenda di Persefone, dea della rinascita e delle stagioni, quello del grano in quanto esempio emblematico di fertilità e resilienza e quello dell’ulivo in quanto pianta sacra per eccellenza, celebrata sin dall’antichità e rappresentativa dell’economia calabrese, mentre la casa al centro, rappresentativa dell’azienda agraria, è come lo scrigno che protegge i frutti oggetto della produzione.

È stato poi il turno di Cristian Vaianella (pure della classe quarta G), che ha parlato della realizzazione della cartellonistica realizzata e che ha il compito di guidare il visitatore in un percorso visivo, sensoriale e percettivo di profumi e sapori.

Ha concluso la narrazione dei discenti Francesco Ionadi (quinta chimici), che si è soffermato sul cofanetto “Fresco Abbraccio” realizzato dalla classe in laboratorio, contenente un roll on di olio profumato e una saponetta a base di oli vegetali, olio di oliva bio e olio di mandorle dolci, che è stato poi regalato a ciascuno dei presenti in aula.

Gli interventi successivi del presidente della provincia, Corrado Landolina, e del vescovo, monsignor Attilio Nostro, hanno messo in evidenza le potenzialità della costituita Azienda, con la formulazione dell’auspicio che, stante la vocazione prevalentemente agricola del territorio, essa possa fungere da stimolo per la costituzione di strutture produttive similari, onde favorire la crescita del livello occupazionale e scongiurare il fenomeno dell’emigrazione. 

Bosco diffuso

Di “progetto virtuoso” hanno parlato i rappresentanti degli sponsor, a iniziare da quelli della Despar, che, peraltro, hanno offerto 200 alberi da piantumare nel cosiddetto “bosco diffuso”.

«Progetto interessante e contenente grandi aspetti, che è impresa, economia e didattica nello stesso tempo» è ciò che ha affermato l’assessore Bruni.

È poi intervenuto, anche a nome degli altri suoi colleghi presenti, il dirigente scolastico Raffaele Suppa, che ha evidenziato come un’azienda del genere riesca perfettamente a portare gli alunni a coniugare il sapere con il saper fare e a formare soggetti veramente attivi. Espletata l’attività informativa in aula magna, ha avuto inizio il cammino esterno conducente all’area destinata alla pratica colturale dell’azienda, raggiunto il cui ingresso si è proceduto al “taglio del nastro”.